UniversitàUniversità degli Studi di TORINO
Classe di laureaL-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali
& L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
Nome del corsoStudi internazionali, dello sviluppo e della cooperazione Facoltà del corsoSCIENZE POLITICHE
Sito del corsohttp://www.scipol.unito.it
Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
· possedere conoscenze, sia metodologiche che culturali e professionali, caratterizzate da una formazione interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e storico, idonee a valutare e gestire le problematiche pubbliche e private proprie delle società moderne;
· possedere conoscenze interdisciplinari atte a programmare e a realizzare strategie operative complesse;
· possedere adeguata padronanza del metodo della ricerca empirica politologica, sociologica, statistica, economica e quantitativa, nonché del metodo comparativo, specie nelle discipline giuspubblicistiche, che consenta un inserimento operativo e innovativo nell'impiego pubblico e privato.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono in diversi ambiti, quali imprese ed organizzazioni private nazionali e multinazionali, amministrazioni, enti, organizzazioni pubbliche nazionali, sovranazionali e internazionali, organizzazioni non governative e del terzo settore.
Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe:
· comprendono in ogni caso attività finalizzate all'acquisizione di conoscenze multidisciplinari nei settori giuridico, economico, politologico, sociologico e storico;
· comprendono discipline caratterizzanti finalizzate ad obiettivi formativi specifici o a particolari profili del mercato del lavoro, pur garantendo l'interdisciplinarità della formazione;
· nel caso di curricula di corsi di laurea finalizzati alla formazione con prevalenza politico-internazionale, gli stessi dovranno privilegiare, tra i raggruppamenti disciplinari indicati come attività formative di base e caratterizzanti, quelle che forniscano nozioni istituzionali comparate e prospettive internazionali nei vari ambiti interdisciplinari;
· comprendono in ogni caso la conoscenza, oltre all'italiano, in forma scritta e orale, di almeno due lingue straniere di cui almeno una dell'Unione Europea;
· prevedono, in relazione a specifici obiettivi di formazione, l'obbligo di attività esterne, quali tirocini e stages formativi presso imprese nazionali e multinazionali, enti ed amministrazioni pubbliche nazionali o internazionali, organizzazioni non governative e del terzo settore.
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Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace |
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
· possedere adeguata conoscenza di base nell'area delle discipline demoetnoantropologiche, dello sviluppo e del mutamento sociale e politico;
· avere familiarità con i fenomeni della mondializzazione dell'economia, con le dinamiche interculturali e di genere e con le componenti antropologiche, sociali, culturali e istituzionali dello sviluppo, anche a livello locale;
· essere in grado di utilizzare efficacemente oltre all'italiano, in forma scritta e orale, almeno due lingue straniere di cui almeno una dell'Unione Europea, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
· possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione;
· essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nella pubblica amministrazione, nelle organizzazioni non governative e del terzo settore, nelle istituzioni educative, nel sistema della cooperazione sociale e culturale e in particolare nelle organizzazioni internazionali.
Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe:
· comprendono in ogni caso attività finalizzate all'acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi delle scienze antropologiche e sociali applicate allo sviluppo;
· comprendono in ogni caso almeno una quota di attività formative caratterizzate da un'approfondita conoscenza delle metodiche disciplinari;
· prevedono, in relazione a obiettivi specifici, attività esterne, come tirocini formativi presso amministrazioni e centri di ricerca, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali.
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Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni |
Il Corso deriva dalla fusione tra i corsi di laurea triennali in "Studi internazionali" e "Sviluppo e cooperazione". Il CdL fornisce le conoscenze su svariati temi: globalizzazione, rapporti tra Paesi industrializzati, politiche di aiuto ai Paesi in via di sviluppo, dinamiche di mondializzazione dell'economia. Particolare risalto è dato allo studio dei Paesi emergenti: Cina, Brasile, India e Paesi in via di sviluppo dell'Asia, Africa e America latina.
Il CdL forma figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento organizzativo di amministrazioni pubbliche e di imprese private. I laureati saranno quindi in grado di operare in differenti ambienti lavorativi. I laureati in Studi internazionali troveranno impiego nel settore diplomatico, nelle istituzioni internazionali governative e negli uffici relazioni internazionali del settore pubblico e privato; mentre i laureati in Sviluppo e cooperazione potranno impegnarsi nel mondo del volontariato e nel settore no profit delle organizzazioni non governative. Nell'esprimere un giudizio di generale apprezzamento le parti sociali rinnovano la collaborazione, garantendo la massima disponibilità per l'organizzazione di stages formativi in enti pubblici e privati.
Hanno partecipato i rappresentanti degli enti locali: Regione Piemonte, Comune e Provincia di Torino, sindacati confederali, Camera di Commercio, AIPD, ONG, OIL, ICE, ACEL
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Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo |
Gli Stati e le società nazionali stanno subendo un processo di profonda trasformazione che, nella maggior parte dei casi, riduce le differenze, omogeneizzando progressivamente culture, scambi, movimenti di persone, commerci, attività produttive. Tali processi si svolgono in tutto il mondo, e tutti i Paesi sono toccati tra l'altro da comuni problematiche: da quelle strettamente politiche, come la guerra il terrorismo e i conflitti etnici, a quelle economiche e finanziarie legate ai processi di globalizzazione; da quelle sociali, basti pensare al tema dei flussi migratori, a quelle ambientali ed ecologiche.
I due corsi di Studi internazionali e Sviluppo e cooperazione partono da questi comuni presupposti per proporre due percorsi di studio che, a partire dal secondo anno, si differenziano privilegiando, il primo, la chiave di lettura politologica e giuridica e, il secondo, la chiave di lettura economico-sociale, con particolare attenzione ai rapporti tra il Nord e il Sud del mondo. Il primo anno e mezzo, invece, prevede l'apprendimento delle conoscenze indispensabili a entrambi i corsi di studio: i fondamenti del diritto e della scienza politica internazionale, gli elementi basilari dell'economia e della sociologia, lo studio della storia contemporanea.
Per quanto riguarda il corso di laurea in Studi Internazionali, a partire dal secondo anno, vengono approfonditi i principali settori dell'interdipendenza internazionale, dalla storia delle relazioni internazionali e di grandi aree spaziali al diritto internazionale, dalla politica economica alla scienza politica, dal diritto dell'Unione europea alla geografia politica ed economica. Qui troviamo anche lo studio della prima delle due lingue straniere previste dalla tabella ministeriale, quella inglese.
Nel terzo anno, viene completato l'approfondimento delle diverse prospettive legate alla conoscenza della realtà internazionale: la storia dell'integrazione europea, il diritto dell'economia internazionale e l'economia internazionale, la scienza politica, ecc.
Per quanto riguarda il corso in Sviluppo e cooperazione, esso fornisce robuste conoscenze sullo sviluppo e sul mutamento sociale, sui processi di mondializzazione dell'economia, sulle dinamiche interculturali e di genere, sulle diverse caratteristiche demografiche e antropologiche, sulle politiche di cooperazione allo sviluppo e di aiuto ai paesi in via di sviluppo e sui processi di cooperazione esistenti nei diversi paesi. L' approccio è multidisciplinare con approfondimenti economici, giuridici, storici, geografici e socio-politici.
I curricula prevedono la conoscenza della lingua inglese e di almeno un'altra lingua europea (francese o spagnolo) o extraeuropea e possono prevedere in relazione a specifici obiettivi di formazione professionale e di sbocchi occupazionali, l' obbligo di attività esterne, quali tirocini e stages formativi presso imprese private, amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore.
Il corso di laurea offre soprattutto l'opportunità di fare approfondimenti specifici per area (Cina, India, America Latina, Africa o Medio Oriente) o sui problemi specifici della cooperazione allo sviluppo o degli interventi sull'ambiente o sul territorio.
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Conoscenze richieste per l'accesso |
Sono ammessi al Corso di laurea gli studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, con adeguata conoscenza iniziale della lingua italiana. La Facoltà verifica comunque attraverso un test orientativo d'accesso il possesso dei requisiti minimi (T.A.R.M.) in modo da fornire allo studente una verifica delle proprie conoscenze e alla Facoltà un'utile indicazione dei settori su cui intervenire con specifiche attività didattiche volte a colmare eventuali carenze. |
Caratteristiche della prova finale |
La prova finale consiste nella presentazione di una relazione scritta individuale di non meno di 25 cartelle (ogni cartella da 35 righe). Il contenuto della relazione può essere molto vario. A titolo esemplificativo, potrà consistere nell'analisi di un testo, nella discussione di un tema di attualità, in una ricerca di giurisprudenza su un dato tema, nel resoconto di un'esperienza di tirocinio, in una ricerca bibliografica ragionata e così via.
Il tema della relazione deve essere concordato i) con un docente di un esame che lo studente ha superato; ii) almeno tre mesi prima della prova finale.
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Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio |
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) |
Il corso di laurea interclasse in Studi internazionali e Sviluppo e cooperazione offre agli studenti la possibilità di acquisire conoscenze e competenze su temi di grande attualità e di enorme impatto sociale.
L'insieme delle discipline impartite si propone di mettere lo studente in grado di affrontare in modo autonomo e critico lo studio della realtà internazionale in tutti i suoi molteplici aspetti e in tutta la sua complessità, con particolare riguardo alle crescenti interazioni tra le dimensioni tipicamente locali e quelle globali. Questo particolare approccio consente al laureato in Studi internazionali o Sviluppo e cooperazione di svolgere con successo incarichi e professioni nelle istituzioni internazionali e negli uffici relazioni internazionali delle imprese pubbliche e private.
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) |
Il laureato in Studi internazionali o in Sviluppo e cooperazione possiede conoscenze di metodo e di contenuto culturale, scientifico e professionale - di carattere giuridico, economico, politico-istituzionale - che lo pongono in condizioni di vantaggio negli impieghi nel campo delle amministrazioni pubbliche, nazionali ed internazionali, e in quello delle organizzazioni complesse.
Le competenze multidisciplianri acquisite gli consentono di interpretare efficacemente i continui cambiamenti della realtà sociale e. di conseguenza, di assistere le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private d'impresa e di servizi e quelle del terzo settore nelle attività di progettazione ed implementazione di iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile delle comunità.
In termini operativi, legati al concetto del saper fare, il laureato in Studi internazionali o Sviluppo e cooperazione possiede:
• capacità di risolvere problemi relativi alle dinamiche, sempre più complesse, legate ai processi di globalizzazione; e questo sia nel campo della politica sia in quello dell'impresa o delle libere professioni;
• capacità di scegliere consapevolmente e di utilizzare a fini pratici teorie, concetti e strumenti empirici di analisi a sua disposizione.
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Autonomia di giudizio (making judgements) |
Gli studenti in Studi internazionali o Sviluppo e cooperazione hanno negli anni dimostrato una notevole capacità di raccogliere e interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. Ciò si deve anche all'utilizzo di fonti all'avanguardia, anche straniere, che li pone in condizione di sviluppare la capacità critica necessaria ad interpretare i fenomeni sociali che costituiscono l'oggetto primario di studio del corso interclasse.
I laureati in Studi internazionali o Sviluppo e cooperazione arrivano a possedere:
• capacità di integrare le proprie conoscenze adattandosi alle diverse realtà lavorative;
• capacità di partecipare, ma anche di gestire e coordinare gruppi di lavoro e di ricerca;
• capacità di elaborare progetti, ad esempio nel campo della cooperazione internazionale;
• capacità di gestire e combinare risorse, anche finanziarie, per il raggiungimento degli obiettivi;
• capacità di integrazione multidisciplinare.
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Abilità comunicative (communication skills) |
La necessità per gli studenti di Studi internazionali e di Sviluppo e cooperazione di acquisire competenze specifiche in ambiti disciplinari tra loro molto differenti - dal diritto all'economia, dalla storia alle scienze sociali - e a livelli di analisi diversi - da quello locale a quello internazionale, passando attraverso la dimensione tipicamente nazionale - sviluppa in maniera significativa la loro abilità nell'affrontare l'analisi dei problemi della società contemporanea. Le modalità didattiche, che favoriscono lo scambio di opinioni tra il docente e gli studenti, nonché le modalità d'esame, che spesso prevedono testi scritti a carattere discorsivo, favoriscono anche lo sviluppo della capacità di esposizioni e comunicative. |
Capacità di apprendimento (learning skills) |
L'attività didattica del corso è finalizzata a sviluppare negli studenti sia le capacità teoriche sia quelle applicative. Questo genere di attività si ritiene sia fondamentale per permettere agli studenti di proseguire il proprio percorso di studi con consapevolezza, oltre che con le conoscenze di base necessarie. Il corso interclasse di Studi internazionali e Sviluppo e cooperazione può contare su un'innovazione delle tecniche didattiche già avviata all'interno dell'ordinamento del 509 e che, alle tradizionali lezioni frontali, affianca la presentazione di materiali didattici e informativi attraverso l'uso delle più avanzate tecniche informatiche e l'impiego sistematico delle risorse disponibili sul web.
Entrambi i corsi, inoltre, propongono già ai propri studenti la possibilità di frequentare stage presso imprese del settore pubblico e privato, nonché organizzazioni e istituzioni locali e internazionali, consentendo ai laureandi di cominciare a mettere a frutto le conoscenze acquisite nei tre anni di corso.
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Motivazioni dell'istituzione del corso interclasse |
La proposta di creare un unico Corso di laurea che offra come possibili sbocchi una laurea nella classe L-36 (Scienze politiche e delle relazioni internazionali) e un'altra nella classe L-37 (Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace) nasce da una serie di considerazioni:
• la necessità di rispondere alle richieste del ministero di semplificare e ridurre il numero dei Corsi di laurea;
• il fatto che i due corsi di laurea già nell'ordinamento attuale condividono parte degli esami del primo anno, a rimarcare l'appartenenza ad un ceppo comune fondato sul carattere fondante della interdisciplinarietà;
• dall'esame delle tabelle relative alle due classi emerge come esse abbiano una struttura degli ambiti e dei settori scientifici disciplinari nelle attività di base e caratterizzanti che offre un elevato numero di sovrapposizioni e quindi l'opportunità di procedere ad unificazione;
• l'esperienza di questi anni ha dimostrato la complementarietà dei due corsi. Molti studenti del triennio di Studi internazionali, infatti, hanno scelto di proseguire il percorso di studi nella specialistica Cooperazione, sviluppo e mercati transnazionali e, viceversa, laureati in Sviluppo e cooperazione si sono poi iscritti alla specialistica di Relazioni internazionali e tutela dei diritti umani. Alla luce di questi fatti, si ritiene che la soluzione di unificare i due corsi sia di gran lunga preferibile a quella di sopprimerne uno dei due.
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Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati |
Considerando la crescente internazionalizzazione di ogni tipo di attività lavorativa e professionale, e per mettere gli studenti in grado di sentirsi a loro agio in ogni circostanza e in ogni ambiente, gli sbocchi professionali del Corso si muovono verso ambiti sia pubblici che privati.
Nel settore pubblico le prospettive di lavoro riguardano la tradizionale ed elettiva carriera diplomatica, i settori in cui si muovono enti e istituzioni internazionali (tanto nelle Organizzazioni internazionali governative quanto in quelle non governative), i vari Enti statali, centrali e territoriali (Regioni, Province, Comuni; Agenzie e Autorità pubbliche); enti e strutture che richiedono continuamente personale dotato di un'accresciuta capacità di agire nell'ambito dell'organizzazione internazionale, conoscendone i fini, i meccanismi, il funzionamento .
Nel settore privato, la prevalenza degli scambi internazionali su quelli puramente locali sta rimodellando il mercato: esso richiede giovani in grado di muoversi in vari ambiti, nella finanza internazionale come nel commercio estero, essendo in grado di utilizzare le conoscenze giuridiche ed economiche necessarie: si apre quindi ai giovani tutto il mondo delle imprese e delle attività produttive. Analogamente il mondo della comunicazione, nella sua ampia diversificazione, offre opportunità di lavoro a giovani che conoscano i meccanismi profondi dell'interculturalità e la complessità delle diverse culture nel loro interscambio continuo.
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Il corso prepara alle professioni di |
Professione |  |
Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6) |
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Agenti di borsa e cambio, tecnici dell'intermediazione titoli ed assimilati - (3.3.2.5.0) |
visualizza |
Agenti di viaggio - (3.4.1.4.0) |
visualizza |
Ufficiali di finanza - (3.4.6.4.0) |
visualizza |
Guide ed accompagnatori specializzati - (3.4.1.5) |
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Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private - (2.5.1.2.0) |
visualizza |
Ufficiali della Polizia di Stato - (3.4.6.2.0) |
visualizza |
Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione - (2.5.1.1) |
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Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 60
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso) |
Sede del corso: TORINO (VICOLO BENEVELLO 3/A 10124 ) | |
Organizzazione della didattica | semestrale |
Modalità di svolgimento degli insegnamenti | Convenzionale |
Data di inizio dell'attività didattica | 27/09/2010 |
Utenza sostenibile | 250 |
TORINO
- prof. CAFFARENA Anna (SPS/04)
- prof. DANSERO Egidio (M-GGR/02)
- prof. PAZE' Valentina (SPS/01)
Tutor disponibili per gli studenti |
- prof. BONANATE Luigi
- prof. DANSERO Egidio
- prof. VALLI Vittorio
Previsione e programmazione della domanda |
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999) | No |
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999) | No |
Attività di base (classe L-36) | settore | Docenti | CFU |
formazione interdisciplinare |
SECS-P/01 Economia politica
SPS/04 Scienza politica
M-STO/04 Storia contemporanea
|
37
13
31
|
32 |
discipline linguistiche |
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
|
12
|
9 |
Totale per la classe L-37 | 41 |
Attività di base (classe L-37) | settore | Docenti | CFU |
istituzioni di economia e politica economica |
SECS-P/01 Economia politica
|
37
|
12 |
discipline storico-antropologiche |
M-STO/04 Storia contemporanea
|
31
|
12 |
discipline giuridico-politiche |
IUS/21 Diritto pubblico comparato
|
7
|
12 |
discipline linguistiche |
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
|
12
|
9 |
Totale per la classe L-37 | 45 |
Attività caratterizzanti (classe L-36) | settore |
Docenti | CFU |
discipline storico-politiche |
SPS/06 Storia delle relazioni internazionali
|
2
|
15 |
discipline economiche-politiche |
SECS-P/02 Politica economica
|
18
|
15 |
discipline sociologiche |
SPS/07 Sociologia generale
|
29
|
12 |
discipline politologiche |
SPS/04 Scienza politica
|
13
|
10 |
discipline giuridiche |
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/21 Diritto pubblico comparato
|
7
7
|
21 |
Totale per la classe L-37 | 73 |
Attività caratterizzanti (classe L-37) | settore |
Docenti | CFU |
cooperazione e sviluppo |
IUS/13 Diritto internazionale
SECS-P/02 Politica economica
|
7
18
|
18 |
geografia e organizzazione del territorio |
M-GGR/02 Geografia economico-politica
|
9
|
12 |
sociologia e sistemi sociali e politici |
SPS/04 Scienza politica
SPS/07 Sociologia generale
|
13
29
|
24 |
discipline antropologiche |
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
SECS-S/04 Demografia
|
14
3
|
12 |
Totale per la classe L-37 | 66 |
ambito disciplinare | settore | Docenti | CFU |
Attività formative affini o integrative |
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/14 Diritto dell'unione europea
L-LIN/04 Lingua e traduzione - lingua francese
L-LIN/07 Lingua e traduzione - lingua spagnola
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
M-GGR/02 Geografia economico-politica
M-STO/02 Storia moderna
M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese
SECS-P/01 Economia politica
SECS-P/02 Politica economica
SECS-P/03 Scienza delle finanze
SECS-P/12 Storia economica
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/04 Demografia
SPS/01 Filosofia politica
SPS/04 Scienza politica
SPS/05 Storia e istituzioni delle Americhe
SPS/07 Sociologia generale
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/14 Storia e istituzioni dell'Asia
|
7
1
11
4
14
9
16
4
37
18
11
6
11
3
3
13
3
29
18
|
42
(L-36)
45 (L-37)
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Totale Attività Affini | 42 |
| CFU |
A scelta dello studente | 12 |
Per la prova finale | 6 |
Totale Altre Attività | 24 |
Vengono evidenziati i percorsi per ciascuna classe |
Riepilogo cfu: classe L-36 | min |
crediti di base | 41+ | crediti caratterizzanti | 73 + |
crediti per attività affini | 42 + |
crediti per altre attività | 24 = |
Totale per la classe L-36 |
180 |
|
Riepilogo cfu: classe L-37 | min |
crediti di base | 45+ | crediti caratterizzanti | 66 + |
crediti per attività affini | 45 + |
crediti per altre attività | 24 = |
Totale per la classe L-37 |
180 |
|
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