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Università
Università degli Studi di GENOVA

Classe di laurea
LM-23 Ingegneria civile & LM-26 Ingegneria della sicurezza

Nome del corso
Ingegneria dei Trasporti e della Logistica

Facoltà del corso
INGEGNERIA

Sito del corso
http://civamb.dicat.unige.it/

Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-23 Ingegneria civile
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:

- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;

- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria civile, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;

- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;

- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;

- essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;

- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;

- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale.

I corsi di laurea magistrale della classe devono inoltre culminare in una importante attività di progettazione che si concluda con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità di comunicazione.

I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali
potranno trovare occupazione presso imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture.

Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.


Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-26 Ingegneria della sicurezza
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:

• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo specifico relativamente alle tematiche della sicurezza degli impianti, dei processi, degli addetti e della popolazione; in tali tematiche sono capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi con particolare attenzione ai problemi della sicurezza;
• essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
• essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
• avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
• essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
• essere in grado di svolgere il proprio compito in situazioni critiche, caratterizzate da stress singolo e diffuso, e di sviluppare e rendere operative risposte progettuali a tali situazioni, utilizzando al meglio le risorse disponibili;

L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale.

I corsi di laurea magistrale della classe devono inoltre culminare in una importante attività di progettazione, che si concluda con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità di comunicazione.

Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, sia nelle imprese produttive, di costruzione o di servizi, sia nelle amministrazioni pubbliche per le figure professionali con compiti di controllo e vigilanza della sicurezza.

Il laureato magistrale della sicurezza avrà capacità professionali tali da svolgere analisi probabilistiche di rischio per la valutazione delle condizioni di sicurezza di progetti, impianti, cantieri, luoghi di lavoro, servizi e infrastrutture; sarà in grado di studiare, analizzare, progettare e sviluppare e rendere operativi impianti, sistemi integrati, soluzioni tecnologiche innovative hardware e software, strategie e piani volti a prevenire, fronteggiare e superare eventi di natura dolosa o colposa che possono danneggiare persone fisiche e/o risorse materiali e immateriali; sarà in grado, infine, di gestire eventi imprevisti, reagendo all'emergenza con il ripristino delle condizioni iniziali.

I laureati magistrali potranno trovare occupazione nelle industrie e aziende occupandosi dei seguenti ambiti o svolgendo le seguenti attività:

• attività correlate all'ingegneria della sicurezza e protezione delle costruzioni edili, quali: le grandi infrastrutture edili, i sistemi di gestione e servizi per le costruzioni edili per i cantieri e i luoghi di lavoro, i luoghi destinati agli spettacoli e agli avvenimenti sportivi, gli enti pubblici e privati in cui sviluppare attività di prevenzione e di gestione della sicurezza e in cui ricoprire i profili di responsabilità previsti dalla normativa vigente per la verifica delle condizioni di sicurezza (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459).
• area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio: grandi infrastrutture, cantieri, luoghi di lavoro, ambienti industriali, enti locali, enti pubblici e privati in cui sviluppare attività di prevenzione e di gestione della sicurezza e in cui ricoprire i profili di responsabilità previsti dalla normativa attuale per la verifica delle condizioni di sicurezza (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459).
• area dell'ingegneria della sicurezza e protezione dell'informazione: sistemi di gestione e dei servizi per le grandi infrastrutture, per i cantieri e i luoghi di lavoro, per gli enti locali, per enti pubblici e privati, per le industrie, per la sicurezza informatica, logica e delle telecomunicazioni e per svolgere il ruolo di "security manager".
• area dell'ingegneria della sicurezza e protezione industriale: ambienti, laboratori e impianti industriali, luoghi di lavoro, enti locali, enti pubblici e privati in cui sviluppare attività di prevenzione e di gestione della sicurezza e in cui ricoprire i profili di responsabilità previsti dalla normativa attuale per la verifica delle condizioni di sicurezza (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459).

Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.

Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
La consultazione delle parti sociali, che si è sviluppata nei primi mesi del 2008, è culminata nella Tavola Rotonda Confindustria e Sindacati, presso la Facoltà il 20/5/08. Hanno partecipato i manager delle piccole, medie e grandi aziende del territorio ligure e i rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali.
I temi sottoposti alla discussione sono stati:
1) La preparazione del laureato triennale e magistrale e la sua spendibilità nel mercato del lavoro e delle professioni;
2) L'interesse industriale per i curricula professionalizzanti;
3) La presentazione e la discussione dell'Offerta Formativa complessiva della Facoltà.
Nella stessa sede Confindustria ha presentato, in via preliminare, i risultati dello studio relativo ai "Fabbisogni delle aziende per assunzioni di laureati in ingegneria e scienze matematiche, fisiche e naturali" per il quinquennio 2008/2013.
Sia i rappresentanti industriali che quelli delle organizzazioni sindacali hanno espresso un parere più che favorevole alle linee guida e all'implementazione fatta dalla Facoltà di Ingegneria del DM 270/04, segnalando ulteriori punti a cui la Facoltà ha prestato attenzione nell'applicazione della riforma:
1) Creazione di un organismo di coordinamento tra Facoltà e mondo del lavoro con la finalità di prevedere una valutazione permanente della qualità dei laureati e della loro rispondenza alle prospettive di mercato;
2) Manifestazione di un persistente interesse anche per le lauree di primo livello, non necessariamente a carattere professionalizzante.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica ha l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello elevato ed avanzato che gli consenta di operare negli ambiti più qualificati con riferimento alle diverse attività connesse:
a) alla progettazione e all'esercizio dei sistemi di trasporto, ivi includendo le diverse tecniche di progettazione (what to e what if), di dimensionamento e di valutazione dei sistemi di trasporto, i dettagli normativi per il trasporto privato e collettivo, gli strumenti di gestione e di progettazione dell'esercizio nonché le basi per il controllo e l'informazione all'utenza in tempo reale, con riferimento sia ai sistemi di trasporto nel loro complesso sia alle singole componenti, quali infrastrutture, servizi, veicoli, impianti;
b) alla pianificazione e alla gestione della mobilità, attraverso la conoscenza degli elementi fondamentali dei sistemi di trasporto e dei criteri per definire le caratteristiche fisiche delle infrastrutture in rapporto alle funzioni ad esse attribuite, che costituiscono la base essenziale per integrare la gestione dei problemi della mobilità negli strumenti di governo e pianificazione del territorio;
c) allo sviluppo e all'impiego di metodologie avanzate finalizzate alla gestione e all'ottimizzazione delle prestazioni delle infrastrutture e dei servizi di trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo, nonché delle loro interazioni intermodali, attraverso il progetto e l'implementazione di sistemi di monitoraggio, regolazione e controllo, mediante le tecnologie più avanzate proprie degli ambiti di discipline specifiche;
d) all'analisi e alla valutazione delle esternalità dei sistemi di trasporto, con esplicito particolare riferimento ad aspetti e problemi di sicurezza propri di ogni fase del trasporto e delle sue interazioni con l'ambiente circostante, anche in relazione alle diverse modalità di trasporto e alla loro integrazione intermodale;
e) alla valutazione in termini di costi/benefici delle diverse alternative ipotizzabili, in relazione a progetti di sistemi di mobilità integrata, con particolare riferimento agli impatti sul sistema territoriale.
In dettaglio, nel percorso didattico offerto all'interno della Laurea Magistrale interclasse si possono identificare i seguenti momenti formativi specifici:
° Apprendimento e applicazione di tecnologie di base tipiche dei settori caratteristici della laurea magistrale in oggetto, con approfondimenti riguardanti moduli tecnologici funzionali specifici; l'apprendimento sarà in particolare finalizzato all'acquisizione della capacità di individuare, caso per caso, le soluzioni tecnologiche e le architetture più appropriate, anche sulla base di analisi costi/benefici.
° Apprendimento e applicazione di metodologie relative alla pianificazione e alla progettazione di sistemi di trasporto, alla stima e all'analisi della domanda di trasporto, alla gestione e all'analisi delle prestazioni dell'offerta di trasporto, nonché alla valutazione dell'impatto delle soluzioni adottate sul territorio, sull'ambiente e sul sistema produttivo.
° Apprendimento di metodologie relative alla modellistica, all'analisi, al monitoraggio e al controllo di sistemi di trasporto complessi, caratterizzati da differenti entità fisiche interagenti, con pluralità di decisori e in condizioni di incertezza per quanto riguarda i modelli dei sottosistemi e la previsione della domanda di trasporto futura.
° Studio delle problematiche di sicurezza nei sistemi di trasporto e logistici con riferimento ai diversi aspetti, quali safety stradale e ferroviaria, security e infrastrutture critiche di trasporto, trasporto di merci pericolose; apprendimento delle metodologie per l'analisi del rischio e la verifica dei requisiti di sicurezza, sia in fase di pianificazione sia in fase di gestione.
° Sviluppo di sistemi prototipali per applicazioni di interesse da parte di aziende o di amministrazioni pubbliche (con riferimento anche alla realtà ligure e ai sistemi logistici e portuali).

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato magistrale dovrà acquisire una conoscenza e una comprensione approfondite dei principi del settore
dell'Ingegneria dei Trasporti e della Logistica ed in particolare dovrà sviluppare la capacità di ideare, pianificare,
progettare e gestire i sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi.
L'apprendimento avviene attraverso la partecipazione alle lezioni, alle esercitazioni, ai seminari e alle prove dei laboratori.
La verifica avviene, inoltre, attraverso l'opportunità di svolgere la tesi di laurea magistrale consistente nella redazione di un progetto ovvero nell'esecuzione di uno studio di carattere monografico, teorico e/o sperimentale all'interno delle imprese o
come lavori che si collocano in progetti di ricerca.
In questo modo il laureando consegue conoscenze inerenti agli aspetti applicativi dei suoi studi, già introdotti mediante le sessioni di esercitazione e laboratorio.
Le conoscenze e capacità di comprensione richieste sono conseguite anche attraverso attività formative organizzate negli insegnamenti caratterizzanti nell'ambito dell'Ingegneria Civile e della Sicurezza e con attività affini degli altri settori ingegneristici.

Conoscenze richieste per l'accesso
L'ammissione alla Laurea Magistrale in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica è subordinata al possesso di specifici requisiti curricolari e di adeguatezza della preparazione personale.
Per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica, essendo la LM prevista interclasse LM-23 e LM-26, si richiedono requisiti differenziati per i due percorsi formativi.

In particolare per il percorso formativo che fa riferimento alla classe LM-23 sono richieste conoscenze equivalenti a quelle previste dagli obiettivi formativi generali delle Lauree triennali - Classe Ingegneria Civile e Ambientale (Classe 8 del DM 509/1999 e Classe L-7 del DM 270/2004) o delle Lauree quinquennali del previgente ordinamento in Ingegneria Civile, Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, Ingegneria Edile.

Per il percorso formativo che fa riferimento alla classe LM-26 sono richieste conoscenze equivalenti a quelle previste dagli obiettivi formativi generali delle Lauree triennali - Classi Ingegneria Civile e Ambientale, Ingegneria dell'Informazione, Ingegneria Industriale (Classi 8,9,10 del DM 509/1999 e Classe L-7, L8 e L9 del DM 270/2004) o delle Lauree quinquennali del previgente ordinamento in Ingegneria.

Saranno richiesti, senza esclusione, tutti i seguenti requisiti curricolari:

Per il percorso formativo che fa riferimento alla classe LM-23
- possesso di Laurea, Laurea Specialistica o Laurea Magistrale, di cui al DM 509/1999 o DM 270/2004 , conseguita presso una Università italiana oppure una Laurea quinquennale (ante DM 509/1999), conseguita presso una Università italiana o titoli equivalenti;
- possesso di almeno 36 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico-disciplinari indicati per le attività formative di base previste dalle Lauree triennali della Classe L-7 Ingegneria Civile e Ambientale;
- possesso di almeno 45 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico-disciplinari indicati le attività formative caratterizzanti degli ambiti disciplinari Ingegneria Civile, Ingegneria Ambientale e del Territorio, e Ingegneria Gestionale delle Lauree triennali della Classe L-7 – Ingegneria Civile e Ambientale.

Per il percorso formativo che fa riferimento alla classe LM-26
- possesso di Laurea, Laurea Specialistica o Laurea Magistrale, di cui al DM 509/1999 o DM 270/2004 , conseguita presso una Università italiana oppure una Laurea quinquennale (ante DM 509/1999), conseguita presso una Università italiana o titoli equivalenti;
- possesso di almeno 36 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico-disciplinari indicati per le attività formative di base delle Lauree delle Classi di Ingegneria L-7, L-8, L-9;
- possesso di almeno 45 cfu, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei settori scientifico disciplinari indicati le attività formative caratterizzanti delle classi di Laurea in Ingegneria L-7, L-8, L-9. Il regolamento didattico del Corso di studio definirà gli ambiti disciplinari specifici in cui devono essere maturati i relativi crediti, tenendo conto delle propedeuticità culturali necessarie.

I requisiti curricolari devono essere posseduti prima della verifica della preparazione individuale.
Le modalità di tale verifica sono definite nel regolamento didattico del Corso di studio.
Il regolamento definisce anche i criteri da applicare in caso di laureati in possesso di una Laurea diversa da quelle sopra indicate e in caso di studenti stranieri.
Inoltre nel regolamento potrà eventualmente essere indicato il punteggio minimo, conseguito nella Laurea di cui si è in possesso, necessario per l'ammissione.

Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione di una tesi di laurea magistrale, elaborata dallo studente in modo originale sotto la guida di uno o più relatori: tra i relatori deve essere presente almeno un docente della Facoltà. La tesi di laurea magistrale consiste nella redazione di un progetto ovvero nell'esecuzione di uno studio di carattere monografico, teorico e/o sperimentale, coerente con gli argomenti sviluppati nel corso di Ingegneria dei Trasporti e della Logistica.

Motivazioni dell'istituzione del corso interclasse
L'attivazione di questo corso interclasse avviene in sostituzione del corso esistente in classe 28/S, DM 509, Ingegneria dei Trasporti e della Logistica.
Poiché l'ordinamento didattico di Ingegneria dei Trasporti e della Logistica soddisfa i requisiti delle due classi di Ingegneria Civile (LM- 23) e di Ingegneria della Sicurezza (LM- 26), la Facoltà può istituire il corso di laurea come appartenente ad ambedue le classi.
Peraltro, la scelta del corso interclasse intende favorire l'accesso al corso di studi da parte di allievi che abbiano acquisito un diploma di laurea triennale relativo a classi differenti. In particolare, si intende ampliare l'ambito degli allievi potenzialmente interessati al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica da quello, più tradizionale, dei laureati in classe (triennale) Ingegneria Civile, a quelli dei laureati in classi (sempre triennali) Ingegneria dell'Informazione e Ingegneria Industriale. D'altra parte, l'Ingegneria dei Trasporti e della Logistica già da tempo si va configurando come un ambito tecnico-scientifico in cui convergono saperi e competenze provenienti da diversi settori dell'Ingegneria. Da questo punto di vista, pertanto, si ritiene che l'istituzione di una laurea interclasse possa favorire lo sviluppo di conoscenze e competenze professionali multidisciplinari che possano mettere i laureati magistrali nella posizione migliore per intraprendere, dopo la laurea, la propria attività professionale e quel percorso di apprendimento continuo cui più sopra si è fatto cenno. Il tutto potrà anche consentire di rispondere alle specifiche richieste del mercato del lavoro che attualmente non è possibile soddisfare completamente, poiché il numero dei neo-laureati risulta inferiore alla domanda di ingegneri trasportisti.
La scelta della classe LM-26 (Ingegneria della sicurezza) quale classe ulteriore (oltre alla LM-23, Ingegneria Civile), cui fare afferire la presente Laurea Magistrale è motivata da diverse considerazioni. Le prime, di tipo tecnico, sono relative alla possibilità di selezionare, fra gli ambiti caratterizzanti la LM-26, quelli più interessanti per configurare, in sinergia con quelli propri della LM-23, un percorso didattico adeguato agli obiettivi formativi specifici del corso di studi. Le seconde sono legate alla constatazione che gli aspetti legati alla sicurezza costituiscono sempre più un elemento fondamentale nella progettazione, nella gestione e nella valutazione delle prestazioni dei sistemi di trasporto. Queste osservazioni si ritrovano anche nelle raccomandazioni fatte sull'argomento dalla Comunità Europea, che negli ultimi anni è andata sempre più accentuando l'attenzione sulle problematiche legate alla sicurezza nei trasporti.

L'attivazione del Corso di LM in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica interclasse risponde inoltre a una precisa necessità della nostra Regione. A questo proposito, si può osservare come lo stesso Centro Regionale per la Ricerca e l'Innovazione della Regione Liguria definisca i seguenti criteri per l'individuazione delle aree tematiche prioritarie di intervento, ossia:
° Essere parte della vocazione storica regionale (economica, tecnologica, sociale, ecc.)
° Essere individuate come aree di alto valore economico e sociale, attuale e futuro
° Essere individuate come aree di elevato valore strategico economico e sociale
° Essere individuabili come origine di nuove vocazioni regionali
° Rappresentare attività che consentano una sistematica iniezione di ricerca e innovazione nel tessuto regionale operante nelle filiere attinenti con le diverse tematiche
° Rappresentare spazi di attività di ricerca avanzata
° Rispondere alla soluzione di problemi emergenti e complessi
° Indirizzare le imprese e i centri di ricerca ad un lavoro innovativo comune su tematiche ritenute rilevanti per il loro stesso sviluppo
° Consentire partecipazione congiunta a imprese diverse per dimensione (grandi, PMI, micro),natura, mercato
° Individuare spazi e opportunità di alta formazione, in un contesto che è vicino all'università e all'impresa;
e su tale base identifichi nella Sicurezza e Sorveglianza nei Trasporti un'area tematica a cui dedicare un'ampia attività di ricerca.
In effetti la Liguria, per il suo contesto marittimo e turistico, oltre che per le sue caratteristiche di regione di confine, è territorio naturale per i trasporti merci, pubblici e privati e per tutto il settore della logistica.
Proprio nei trasporti e nella logistica avranno un impatto assai notevole gli sviluppi delle tecnologie informatiche, di telecomunicazioni, di controllo e supervisione di processi distribuiti e di automazione avanzata, come già è possibile constatare nello sviluppo degli Intelligent Transport Systems (ITS), nei quali le suddette tecnologie vengono applicate alla gestione dei veicoli e delle infrastrutture di trasporto, allo scopo di ottimizzarne il funzionamento, perseguendo gli obiettivi fondamentali dell'aumento della sicurezza e della riduzione di consumi, tempi di viaggio, impatto ambientale ed esternalità in generale. In tutti gli ambiti citati, saranno sempre più stringenti le esigenze per quanto riguarda i requisiti di sicurezza nei trasporti, e sarà quindi necessario lo sviluppo di sistemi di sorveglianza, diagnostica, supervisione e controllo finalizzati alla prevenzione delle incidentalità e al contrasto delle attività criminose o terroristiche connesse ai sistemi di trasporto. Com'è noto infatti, il termine italiano "sicurezza" traduce entrambi gli inglesi safety e security, ad indicare la stretta correlazione che esiste tra le due discipline. In effetti, safety e security hanno in comune non solo l'obiettivo di eliminare, o almeno ridurre il più possibile i danni derivanti da incidenti, dolosi e non, ma ancor di più l'intento di ridurre la probabilità che essi si verifichino. Inoltre, condividono l'approccio metodologico che va sotto il nome di risk analysis che, seppur con le dovute differenze, si pone come base di entrambe le discipline, che richiedono la progettazione e l'analisi di modelli e metodi per la valutazione del rischio e delle vulnerabilità dei sistemi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati magistrali devono avere la capacità di progettare e condurre indagini analitiche, attraverso l'uso di modelli e sperimentazioni anche complesse, sapendo valutare criticamente i dati ottenuti e trarre conclusioni. I laureati magistrali devono inoltre avere la capacità di studiare l'applicazione di nuove tecnologie nei settori dell'Ingegneria dei Trasporti e della Logistica.
L'impostazione didattica prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali, attività progettuali e verifiche che sollecitano la partecipazione attiva, l'attitudine propositiva e la capacità di elaborazione autonoma.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di progetti, esercitazioni, prove d'esame scritte e orali.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il Laureato in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica deve:
- essere in grado di determinare e adottare gli approcci più appropriati per pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- aggiornarsi su metodi, tecniche e strumenti specialistici nel campo dell'Ingegneria Civile e dell'Ingegneria della Sicurezza;
- essere in grado di reperire le conoscenze richieste in ogni caso specifico anche al di fuori dalla propria preparazione professionale, ricercando le informazioni attraverso le appropriate fonti bibliografiche di settore, incluse le normative nazionale ed europea.
L'autonomia di giudizio sopra elencata è raggiunta e verificata attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate e culmina nella preparazione della prova finale.
Abilità comunicative (communication skills)
La Laurea Magistrale in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica può essere conferita a studenti che abbiano sviluppato una forte abilità comunicativa intesa come capacità di esprimere in modo chiaro e preciso lo sviluppo e le conclusioni delle loro attività, nonché le conoscenze e le valutazioni ad esse riferite, sia ad interlocutori competenti nel settore sia ad altri. L'acquisizione di tali abilità comunicative è stimolata attraverso la richiesta di esposizione, a colleghi studenti e a docenti, dei risultati ottenuti durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione di progetti e le attività di laboratorio.
Tali capacità sono dunque sviluppate attraverso un bilanciato ricorso a modalità di accertamento del profitto basate su elaborati scritti e prove orali.
Infine, l'esposizione dei risultati del lavoro di tesi magistrale rappresenta un fondamentale momento in cui lo studente elabora le proprie capacità comunicative, oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del voto di laurea.
Inoltre, la predisposizione dell'elaborato di tesi e l'esposizione dei risultati ottenuti rappresentano un momento fondamentale
in cui lo studente perfeziona e dimostra le proprie capacità comunicative.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I Laureati nel corso interclasse devono:
- avere capacità di apprendimento tali da permettere loro di aggiornarsi autonomamente sugli aspetti teorici-scientifici dell'Ingegneria Civile e dell'Ingegneria della Sicurezza, al fine di poter identificare e analizzare eventuali nuove problematiche, fornendo le soluzioni più appropriate sulla base delle conoscenze e delle tecnologie più avanzate disponibili;
- avere capacità di apprendimento tali da consentire lo studio autonomo di discipline ingegneristiche e di base anche non contemplate nel proprio curriculum. A questo proposito, si può notare come gli studi di ingegneria da sempre hanno avuto l'obiettivo di fornire metodi e capacità per studiare ed affrontare problemi di natura tecnico-ingegneristica non necessariamente identici o simili a quelli approfonditi durante il corso di studi universitario.
La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento è oggetto principale delle prove d'esame previste nel corso, che si articolano in esercitazioni, elaborati scritti e prove orali.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Gli ambiti professionali tipici dei laureati magistrali in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica sono quelli della pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di trasporto e delle relative infrastrutture e della gestione del territorio sia nella libera professione che nelle imprese e nei pubblici uffici.

I principali sbocchi occupazionali dei laureati in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica sono:
- la libera professione;
- le società di ingegneria e/o i grandi studi professionali che operano nel campo della progettazione, della realizzazione, della gestione dei sistemi di trasporto e delle relative infrastrutture;
- gli enti pubblici e privati che gestiscono grandi linee infrastrutturali (Ferrovie dello Stato; Autostrade);
- le amministrazioni pubbliche (uffici tecnici di Comuni, Province, Regioni; Autorità Portuali);
- le strutture di ricerca (Università; CNR; Centri di ricerca europei).
Il corso prepara alle professioni di
Professione
Altri ingegneri ed assimilati - (2.2.1.9)
Ingegneri civili - (2.2.1.6)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 20
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Sede del corso: GENOVA (Via Montallegro 1 16100 )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 20/09/2010
Utenza sostenibile80


Docenti di riferimento


GENOVA
  • prof. DI FEBBRARO Angela (ICAR/05)


Tutor disponibili per gli studenti
  • prof. DI FEBBRARO Angela
  • prof. LA BARBERA Paolo
  • prof. BAUDA' Alberto
  • prof. VIGNOLO Maria Graziella


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)No
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No


Insegnamenti del corso

Attività caratterizzanti (classe LM-23)settore DocentiCFU
Ingegneria civile ICAR/04 Strade, ferrovie ed aeroporti
ICAR/05 Trasporti
ICAR/06 Topografia e cartografia
ICAR/07 Geotecnica
ICAR/09 Tecnica delle costruzioni
ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
 
1
4
2
4
8
10
75
Totale per la classe LM-26 75
Attività caratterizzanti (classe LM-26)settore DocentiCFU
Ingegneria della sicurezza e protezione delle costruzioni edili   -
Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia
ICAR/06 Topografia e cartografia
ICAR/07 Geotecnica
 
10
2
4
20
Ingegneria della sicurezza e protezione dell'informazione ING-INF/04 Automatica
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
 
9
14
35
Ingegneria della sicurezza e protezione industriale   -
Ambito giuridico-economico ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale
 
5
10
Totale per la classe LM-2665



Attività Comuni


Settori comuni (LM-23 & LM-26) CFU
ICAR/07- Geotecnica 20
ICAR/06- Topografia e cartografia
ICAR/02- Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia


Attività affini

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Attività formative affini o integrative ICAR/05 Trasporti
ING-IND/08 Macchine a fluido
ING-INF/04 Automatica
MAT/09 Ricerca operativa
4
11
9
8
25
(LM-23)


35
(LM-26)
Totale Attività Affini25



Altre attività

CFU
A scelta dello studente10
Per la prova finale5
Abilità informatiche e telematiche0-5
Tirocini formativi e di orientamento5
Totale Altre Attività20




Vengono evidenziati i percorsi per ciascuna classe
Riepilogo cfu: classe LM-23min
crediti caratterizzanti75 +
crediti per attività affini 25 +
crediti per altre attività 20 =
Totale per la classe LM-23 120  
Riepilogo cfu: classe LM-26min
crediti caratterizzanti65 +
crediti per attività affini 35 +
crediti per altre attività 20 =
Totale per la classe LM-26 120  


TOTALE CREDITI120