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Università
Università degli Studi di GENOVA

Classe di laurea
LM-11 Scienze per la conservazione dei beni culturali

Nome del corso
Metodologie per la Conservazione e il restauro dei beni culturali

Facoltà del corso
LETTERE e FILOSOFIA

Altre Facoltà
SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI

Sito del corso
http://www.lettere.unige.it/cms/index.php?section=632

Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-11 Scienze per la conservazione dei beni culturali
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
* possedere un'approfondita conoscenza del metodo scientifico di indagine e delle tecniche d'indagine e d'interpretazione dei dati per lo studio finalizzato al recupero, conservazione e restauro dei beni culturali anche in realtà complesse e delle metodiche dell'intervento di restauro;
* possedere avanzate conoscenze: a) sulle caratteristiche, proprietà e degrado dei materiali che costituiscono il bene culturale; b) sulle applicazioni archeometriche nei diversi campi d'interesse;
* possedere elevate competenze nel campo della museologia e/o delle tecniche di conservazione;
* possedere capacità di organizzare le interazioni di diverse conoscenze disciplinari al fine di affrontare i complessi problemi scientifici relativi alla conservazione preventiva dei beni culturali;
* possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono in enti pubblici e privati, nella:
* progettazione di interventi con individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali;
* progettazione dell'intervento conservativo e di restauro sul bene culturale anche al fine di facilitarne la leggibilità, la fruizione e la conoscenza;
* progettazione completa di protocolli di diagnostica per la conservazione dei beni culturali;
* direzione dei progetti di diagnostica e/o di conservazione dei beni culturali;
* progettazione e organizzazione di musei scientifici, di "città della scienza", di parchi, di mostre scientifiche;
* collaborazione alla progettazione ed alla realizzazione di sistemi informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali.
Per lo svolgimento delle suddette attività il laureato magistrale nei corsi della classe magistrale dovrà gestire risorse tecnico-scientifiche, umane ed economiche, con ampia autonomia ed elevata responsabilità, collaborando con le altre figure professionali del settore.

Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Il giorno 9 Dicembre 2009 alle ore 12 si sono riuniti, per via Telematica in teleconferenza, i rappresentanti delle parti sociali e delle professioni interessate ai percorsi formativi e professionali dei corsi di Studio delle Lauree Magistrali (classe LM 2: Archeologia + Filologia e della Classe LM 11: Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei BB.CC.) della Facoltà di Lettere e Filosofia, insieme ai Presidenti dei Corsi di Studio interessati.
Erano presenti il Presidente del CCS in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, il vice Presidente del CCS della classe LM2 – Archeologia, un docente in rappresentanza del CCS della Classe LM-15 Filologia, letterature e storia dell'antichità, per la Soprintendenza ai beni Archeologici della Liguria il Soprintendente , un docente in rappresentanza della S.I.S.S. ; il Soprintendente della Soprintendenza ai beni Architettonici della Liguria, il Soprintendente della Soprintendenza ai beni storico-artistici, un rappresentante dei Musei Civici, un rappresentante delle Biblioteche civiche, un rappresentante dell'Archivio Storico del Comune.
Le parti sociali intervenute hanno fornito suggerimenti utili per la formulazione dei percorsi didattici e hanno altresì sottolineato l'importanza della formazione umanistica per le professioni finalizzate all'inserimento nelle strutture del terziario, alla tutela e conservazione del patrimonio archivistico, bibliografico, archeologico e storico-artistico, nonché a tutti gli aspetti della fruizione della cultura a livello di contenuti, immagini e testi nell'ambito delle Istituzioni locali.
E' stata altresì sottolineata l'importanza della formazione scientifica interfacoltà con Scienze MFN per quanto riguarda la parte relativa alla conservazione e alla diagnostica dei BB.CC.
Molti rappresentanti hanno rilevato l'importanza dei rapporti presenti e già in corso con la Facoltà e auspicano una sempre più proficua collaborazione nell'individuazione delle figure professionali emergenti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso è destinato alla formazione di ricercatori ed esperti (conservation scientist) nel campo della diagnostica, conservazione e restauro dei beni culturali. L'attività didattica del corso di studi è infatti rivolta alla caratterizzazione dei materiali, dei relativi processi di degrado e alla progettazione dei possibili rimedi. Il laureato magistrale sarà in grado di effettuare interventi di complessa diagnostica interdisciplinare nel rispetto del contesto archeologico, storico-artistico ed architettonico dei manufatti.
L'obiettivo principale della Laurea Magistrale è la creazione della figura professionale di ‘scienziato per la conservazione', che, accanto ad una buona conoscenza delle discipline storico-artistiche e/ archeologiche, possieda padronanza metodologica ed operativa nelle tecniche scientifiche applicabili alla conservazione del patrimonio culturale, nonché le competenze appropriate per partecipare alla elaborazione e progettazione di interventi conservativi ad alto contenuto tecnologico nell'ottica di una cultura della ‘prevenzione' del degrado futuro.
In particolare, la figura professionale che dovrebbe scaturire dal percorso formativo corrisponde al "conservation scientist" dei Paesi anglo-sassoni, con ottime competenze pluridisciplinari in campo scientifico (quindi propriamente non un chimico, ne' un fisico, ne' un geologo, ne' un biologo per la conservazione) in grado di interpretare problematiche tecnico-scientifiche nel campo degli interventi di conservazione e restauro su tutti i manufatti polimaterici in contesti ambientali differenti. Inoltre, il solido background storico – artistico, archivistico e biblioteconomico del laureato gli consentirà di contestualizzare e valorizzare la sua azione di tecnologo.
A complemento del laureato triennale in classe L.01 (13 ex-DM 509), operatore culturale con specifiche competenze nel campo archeologico, storico-artistico e della conservazione dei beni culturali, la figura professionale che si costruisce nel biennio magistrale vuole essere quella di responsabile scientifico, progettista di indagini, capace di interpretazione e problem solving in ambito conservativo, oltre alla prassi esecutiva ordinaria.
In questo senso, il laureato magistrale risulta possedere i requisiti per accedere alla alta formazione e alla ricerca scientifica avanzata nel campo delle scienza applicata alla conservazione e al restauro.
Pur riferendosi agli obiettivi formativi qualificanti previsti nella declaratoria della classe, gli obiettivi formativi specifici del CdL e risultati formativi attesi proposti sono riassumibili nei seguenti punti secondo lo schema dei Descrittori di Dublino.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato nella classe LM11
* Possiede elevate capacità di comunicazione nei confronti delle altre figure professionali operanti nel campo dei beni culturali utilizzando anche un'altra lingua dell'UE, soprattutto l'inglese.
E' capace di organizzare relazioni e comunicazioni secondo standard e formati consueti nel mondo tecnico scientifico per l'interpretazione e la diffusione dei risultati ottenuti.
E' in grado di produrre elaborati scritti con taglio scientifico o divulgativo utilizzando anche un'altra lingua dell'UE, soprattutto l'inglese.
E' in grado sia di lavorare in gruppo che di operare in modo autonomo per sviluppare ipotesi risolutive a problematiche legate alla valorizzazione e conservazione dei Beni Culturali.
Modalità di conseguimento
Le abilità comunicative saranno acquisite sollecitando gli studenti a presentare elaborati individuali oralmente, per iscritto e con l'uso di strumenti elettronici.
Strumenti didattici di verifica
Nelle valutazioni degli elaborati individuali, della tesi di laurea e della prova finale, la qualità e l'efficacia della comunicazione concorre autonomamente alla formazione del giudizio complessivo.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato magistrale in Metodologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali conosce in modo approfondito e sa utilizzare con elevata autonomia:
- le discipline scientifiche (chimica, fisica, biologia, mineralogia/geologia, archeometria)
- le discipline umanistiche (archeologiche e/o storico-artistiche, biblioteconomiche e archivistiche)
- le nuove tecnologie scientifico-ingegneristiche di rilievo delle opere e delle aree archeologiche con elaborazione delle immagini.
E' in grado di leggere, comprendere e produrre testi avanzati e articoli di ricerca riguardanti i beni culturali sia in ambito scientifico che umanistico sia in italiano che in inglese.
Modalità di conseguimento
L'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione si consegue mediante lezioni frontali, studio di testi consigliati italiani e stranieri e del materiale didattico eventualmente fornito.
Strumenti didattici di verifica sono: esami orali, eventualmente preceduti da prove scritte, verifiche in itinere, commento critico di articoli tecnici e scientifici, redatto individualmente o in piccoli gruppi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati saranno in grado di applicare, secondo un approccio multidisciplinare, le loro conoscenze nella risoluzione di complessi problemi scientifici relativi al recupero, alla conservazione, alla valorizzazione ed alla fruizione dei beni culturali, attraverso:
- l'individuazione e l'analisi critica di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione, il restauro e la valorizzazione dei beni culturali;
- l'individuazione delle cause e dei meccanismi del deterioramento del bene culturale e la valutazione dei risultati scientifici ottenuti dalle indagini effettuate;
- la responsabilita' scientifica della diagnosi, prima e durante l'intervento di conservazione, oltre alle necessarie verifiche e prove di collaudo;
-la capacità di progettare indagini diagnostiche intese alla determinazione dello stato di conservazione;
- la capacità di progettare, eseguire ed interpretare indagini archeometriche.
In relazione ai punti sopra scritti i laureati saranno in possesso di competenze adeguate sia per ideare che per sostenere argomentazioni e per risolvere problemi nel campo di tutti gli aspetti di scienza e tecnologia applicati alla conservazione e al restauro.
In particolare tali competenze saranno conseguite mediante esercitazioni, laboratori, sopraluoghi, visite tecniche, tirocini e con approccio interdisciplinare ed analisi di casi di studio.

Autonomia di giudizio (making judgements)
Il Laureato nella classe LM11
* E' in grado di determinare la natura e l'estensione dei fenomeni di degrado identificandone le cause
* E' in grado di interpretare in modo integrato i dati scientifici derivati dall' applicazione di un protocollo diagnostico
* E' in grado di reperire e vagliare fonti di informazione e bibliografiche
Modalità di conseguimento
L'autonomia di giudizio sarà conseguita attraverso l'interpretazione critica di articoli tecnico-scientifici e di risultati sperimentali. I docenti sono invitati a presentare, quando possibile, diverse tesi interpretative di un tema, sollecitando gli studenti alla loro discussione.
Strumenti didattici di verifica
L'autonomia di giudizio è verificata in sede di esame o tramite le relazioni chieste agli studenti sulle interpretazioni di cui si è detto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato nella classe LM11
• Sviluppa elevate abilità di apprendimento necessarie per intraprendere studi e ricerche con un buon grado di autonomia.
• Acquisisce la capacità di lavorare per obiettivi, in gruppo ed autonomamente
• Acquisisce gli strumenti per sviluppare ulteriormente la propria formazione professionale

Modalità di conseguimento
Nel corso del ciclo di studi si svolgeranno tirocini, seminari e brevi corsi integrativi allo scopo di aggiornare ed ampliare i contenuti degli insegnamenti già svolti.

Strumenti didattici di verifica
La verifica della capacità di apprendimento si svolge valutando l'attività di tirocinio, l'elaborato di tesi ed eventuali rapporti relativi alle iniziative di aggiornamento.


Conoscenze richieste per l'accesso
Per l'ammissione al Corso di Laurea in Metodologiue per òa Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali sono richieste adeguate conoscenze in storia dell'arte e/o archeologia, museologia e storia delle tecniche artistiche.
Le conoscenze minime richieste nelle diverse discipline, concordate a livello nazionale dal Collegio dei Presidenti della classe LM 11, saranno dettagliatamente indicate nel regolamento didattico.
L'accertamento della preparazione personale avverrà attraverso l'analisi del curriculum del candidato; eventualmente potrà seguire un colloquio, le cui modalità saranno descritte nel regolamento didattico.

Caratteristiche della prova finale
La prova finale consisterà nella stesura di un elaborato scritto relativo ad un progetto originale di ricerca, di natura sperimentale o teorica, redatto sotto la guida di uno o più relatori. Tale elaborato verrà discusso dinanzi a una Commissione di docenti del Corso. Da questa prova dovrà emergere la capacità del laureando di saper lavorare in modo autonomo e di saper esporre e discutere, con chiarezza e piena padronanza, i risultati del progetto.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Figura Professionale:
Esperto scientifico dei beni culturali (scienziato della conservazione).

Sbocchi occupazionali:
- Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati;
- Istituzioni del Ministero dei Beni Artistici e Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, ecc.);
- Laboratori di restauro;
- Enti locali (Musei, Biblioteche, Archivi)
- Aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, conservazione e restauro dei beni culturali.

Prosecuzione degli studi:
- Dottorato di Ricerca
- Master di 2° Livello

Principali funzioni e/o prerequisito
Il laureato del corso di laurea magistrale:
- progetta interventi con individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali;
- progetta l'intervento conservativo e di restauro sul bene culturale anche al fine di facilitarne la leggibilità, la fruizione e la conoscenza;
- progetta i protocolli di diagnostica per la conservazione dei beni culturali;
- dirige i progetti di diagnostica e/o di conservazione dei beni culturali;
- collabora alla progettazione ed alla realizzazione di sistemi informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali.

Il Laureato magistrale può svolgere attività professionale in proprio o presso aziende ed organizzazioni professionali preposte alla conservazione, gestione e tutela dei beni culturali, nonché presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, archivi, biblioteche ed istituti di ricerca in conservazione e restauro pubblici e privati.
In particolare il laureato svolge l'attività rivolta, nel contesto più ampio delle proprie responsabilità di progettazione ed implementazione di progetti di restauro, all'individuazione, esecuzione e valutazione critica di metodologie diagnostiche applicate alla comprensione delle proprietà, costituzione materica, degrado, tecniche di produzione antica dei beni culturali e sviluppo di nuovi materiali e metodi di trattamento.
Ai fini occupazionali, giova sottolineare che l'art.29 del D.Lgs. 24.1.2004 n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) identifica espressamente ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali all'interno dei quali si colloca la qualifica di esperto scientifico dei beni culturali risultante dall'ottenimento della laurea in Scienze per la conservazione e il restauro.


Non esistono specifici riferimenti ad attività professionali codificate ISTAT 2001 in quanto la LM 11 è nata successivamente . Le categorie professionali contigue allo scienziato della conservazione sono:

Curatori e conservatori di musei
Ricercatori, tecnici laureati ed assimilati

Il corso prepara alle professioni di
Professione
Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3) visualizza
Ricercatori, tecnici laureati ed assimilati - (2.6.2.0)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 20
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Sede del corso: GENOVA (Via Balbi , 2 16100 )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2010
Utenza sostenibile20


Docenti di riferimento


GENOVA
  • prof. GALASSI Maria Clelia (L-ART/04)


Tutor disponibili per gli studenti
  • prof. FRANCESCHI Enrico
  • prof. GAGGERO Laura
  • prof. GALASSI Maria Clelia
  • prof. PETRILLO Giovanni


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)No
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No


Insegnamenti del corso


Attività caratterizzanti


ambito: Scienze e tecnologie per la conservazione e il restauroDocentiCFU 27
C11 gruppo C11
   CHIM/06 Chimica organica
   CHIM/03 Chimica generale ed inorganica
12
15
-
C12 gruppo C12
   FIS/01 Fisica sperimentale
   FIS/03 Fisica della materia
   FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
23
12
16
-

ambito: Discipline delle scienze della terra e della naturaDocentiCFU 18
C21 gruppo C21
   GEO/06 Mineralogia
   GEO/07 Petrologia e petrografia
4
4
-
C22 gruppo C22
   GEO/09 Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l'ambiente e i beni culturali
1
-

ambito: Formazione interdisciplinareDocentiCFU 12
C31 gruppo C31
   L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea
2
-
C32 gruppo C32
   L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro
3
-
Totale Attività Caratterizzanti57




Attività affini

ambito: Attività formative affini o integrative Docenti CFU 16
A11 gruppo A11
   AGR/06 - Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali
   BIO/05 - Zoologia
   BIO/19 - Microbiologia
   CHIM/05 - Scienza e tecnologia dei materiali polimerici


9
2

9
A12 gruppo A12
   ING-IND/22 - Scienza e tecnologia dei materiali

5
7
Totale Attività Affini16



Altre attività

CFU
A scelta dello studente12
Per la prova finale23
Tirocini formativi e di orientamento6
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro6
Totale Altre Attività47



TOTALE CREDITI120