OFF.F - Offerta formativa2012/2013
MIUR
in collaborazione con CINECA
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Università
Università degli Studi di CAGLIARI

Classe di laurea
L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche

Nome del corso
Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale)

Dipartimento del corso
Scienze Chirurgiche

Altri dipartimenti
Sanità pubblica, Medicina clinica e Molecolare
Scienze Biomediche
Scienze Mediche Mario Aresu


Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n.42 e ai sensi
della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali e
degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post – base nonché degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale svolgono, con titolarità e autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie
alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione
delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti
del Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico-
disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali di cui alle aree individuate dal decreto del
Ministero della sanità in corso di perfezionamento, citato nelle premesse.
In particolare: Area tecnico-diagnostica
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audiometrista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 667
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare, nel rispetto delle
attribuzioni e delle competenze diagnostico-terapeutiche del medico. L'attività dei laureati in tecniche audiometriche è volta all'esecuzione di tutte le prove non invasive, psico-acustiche ed
elettrofisiologiche di valutazione e misura del sistema uditivo e vestibolare ed alla riabilitazione dell'handicap conseguente a patologia dell'apparato uditivo e vestibolare. Essi operano, su
prescrizione del medico, mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia; collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di
riabilitazione delle sordità utilizzando tecniche e metodologie strumentali e protesiche; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di laboratorio biomedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità 26
settembre 1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi
biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia, parassitologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecniche diagnostiche di laboratorio biomedico svolgono con
autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza;
sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai
dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla
eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano; svolgono la loro attività in strutture di
laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono
direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
I laureati in tecniche di laboratorio biomedico devono inoltre acquisire conoscenze e capacità nel settore di attività degli istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie.
Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministero della sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni
radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983,
n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di
energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro
nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta,
con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili
degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’eliminazione di inconvenienti di modesta entità e
attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
Nell'ambito della formazione della predetta figura professionale, le università assicurano un'adeguata formazione in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di neurofisiopatologia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1995, n.
183 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le
metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni). I laureati in tecniche di diagnostica
neurofisiopatologica applicano le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di
un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestiscono compiutamente il lavoro di raccolta e di
ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta devono redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; hanno dirette responsabilità nell'applicazione e nel
risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiegano metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali; provvedono alla
predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione; esercitano la loro attività in strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero professionale.
Area tecnico-assistenziale
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico ortopedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 665 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero operano, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili
sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante
rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli. I laureati in tecniche ortopediche, nell'ambito delle loro competenze, addestrano il disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; svolgono,
in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; collaborano con altre figure professionali al trattamento
multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; sono responsabili dell'organizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; svolgono la
loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audioprotesista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 668
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi;
operano su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia. L'attività del laureati in audioprotesi è volta all'applicazione dei
presidiprotesici mediante il rilievo dell'impronta del condotto uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o di altri sistemi di accoppiamento acustico e la somministrazione di
prove di valutazione protesica. Essi collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento al loro uso; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o
private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste
dal D.M. del Ministero della sanità 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero provvedono alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle
tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le loro mansioni sono esclusivamente di natura tecnica; coadiuvano il personale medico negli ambienti idonei fornendo
indicazioni essenziali o conducendo, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie. I laureati in tecnica della
fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare pianificano, gestiscono e valutano quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili;
garantiscono la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-
professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'igienista dentale, i laureati sono gli operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1999, n. 137 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle
affezioni orodentali. I laureati in igiene dentale svolgono attività di educazione sanitaria dentale e partecipano a progetti di prevenzione primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico;
collaborano alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e si occupano della raccolta di dati tecnico-statistici; provvedono all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle radici
nonché all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici; provvedono all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e
patina dentale motivando l'esigenza dei controlli clinici periodici; indicano le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; svolgono la loro attività
professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio
dell'odontoiatria.
Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilità da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolgono attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie,
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a,c,d,e del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Verbale finale della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni ex DM 270/2004 per la trasformazione degli Ordinamenti Didattici dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

La riunione ha inizio alle ore 12.00 presso la Cittadella Universitaria di Monserrato.

Vengono esaminate le proposte di trasformazione dei corsi di Laurea delle Professioni sanitarie predisposte secondo le disposizioni previste dal DM 270 del 2004.

Il Preside espone i motivi della riunione illustrando le linee guida che hanno portato alla trasformazione degli ordinamenti, sottolinea l'importanza, di confrontarsi intorno ad un tavolo comune sull'opportunità di istituire i Corsi di Laurea in esame tenendo conto delle reali esigenze del territorio.
Entro il 31 gennaio 2011 le Università devono esprimersi sull'istituzione dei Corsi di Laurea, mentre sull'effettiva attivazione occorrerà decidere entro marzo, tenendo conto delle effettive risorse disponibili.
L'attuale situazione finanziaria e soprattutto il mancato turnover del personale docente potrà rendere obbligata la disattivazione di alcuni corsi nonostante l'opera di razionalizzazione degli ordinamenti.
Concluse le premesse il Preside invita i convenuti ad intervenire in merito.
Intervengono:
Claudio Pirarba (IPASVI)
Elida Fonnesu (ALOSA)
Francesca Monni (UNPISI)
Raffaele Fanunza (IPASVI)
Bonaria Soru (ANTeL)
Preside
Attilio Carta (FITELAB)
Rita Pinna (CL Infermieristica)c
In conclusione le parti interessate sono concordi sulla necessità per il territorio di laureati in tutti i Corsi istituiti dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e si ripromettono di concorrere al miglioramento della qualità formativa anche proponendo periodici incontri.
La riunione si chiude alle ore 14.00.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Identificare i fondamenti fisiopatologici delle malattie oro-dentali; conoscere i principi di sterilizzazione, prevenzione delle affezioni crociate e di trattamento dei pazienti a rischio;conoscere le manifestazioni cliniche connesse al decorso ed al trattamento delle principali malattie del cavo orale e le tecniche di valutazione funzionale dell'apparato stomatognatico; comprendere i fondamenti delle patologie del cavo orale ed i tempi e le modalità di un piano di terapia odontostomatologica integrata; applicare le tecniche di comunicazione per motivare ed istruire i pazienti al controllo ed alla rimozione della placca batterica al fine di prevenire, ridurre e
controllare le patologie cariose e parodontali.
Progettare e realizzare la prevenzione primaria e secondaria rivolta a persone sane, malate e disabili,sia in ospedali che nella comunità promuovendo stili e abitudini di vita positivi per la salute; effettuare correttamente il controllo della placca batterica, l'ablazione del tartaro e la levigatura delle
radici con i mezzi più idonei; applicare i sigillanti dei solchi occlusali effettuare lo sbiancamento dei denti e la lucidatura delle ricostruzioni dentali; controllare l'igiene orale dei pazienti prima, durante e dopo un trattamento ortognatodontico; prevenire, affrontare e monitorare situazioni critiche relative agli aspetti clinico-psicologici della persona assistita, collaborando con gli altri professionisti; conoscere le norme di medicina legale, medicina sociale, legislazione ed organizzazione sanitaria relativa alle situazioni assistenziali previste dal profilo professionale;
organizzare un reparto di prevenzione di igiene orale, attraverso la definizione di priorità, di utilizzo appropriato delle risorse a disposizione, delegando ai collaboratori le attività di competenza assicurando continuità e qualità professionali; individuare e progettare programmi di igiene e
prevenzione rivolti a popolazione dalle caratteristiche multietniche; utilizzare strumenti e metodologie di valutazione e revisione dei parametri di qualità; applicare in modo coerente con i principi interdisciplinari , etici e deontologici della professione di igienista dentale applicandone le
relative norme ed avendo riguardo al rapporto con i cittadini nel rispetto dei loro diritti.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscere i fondamenti fisiopatologici delle malattie oro-dentali, i principi di sterilizzazione, di prevenzione delle affezioni crociate e di trattamento dei pazienti a rischio;Conoscere le manifestazioni cliniche connesse al decorso ed al trattamento delle principali malattie del cavo orale e le tecniche di valutazione funzionale dell'apparato stomatognatico; comprendere i fondamenti
delle patologie del cavo orale ed i tempi e le modalità di un piano di terapia odontostomatologica integrata.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Saper effettuare correttamente il controllo della placca batterica, l'ablazione del tartaro e la levigatura delle radici con i mezzi più idonei;
Saper applicare i sigillanti dei solchi occlusali, saper effettuare la lucidatura delle amalgame, saper effettuare lo sbiancamento dei denti, saper applicare la diga di gomma;Saper organizzare un reparto di prevenzione di igiene orale, attraverso la definizione di priorità e l’utilizzo appropriato delle risorse a disposizione;
Saper individuare e progettare programmi di igiene e prevenzione rivolti alla popolazione dalle caratteristiche multietniche;
Saper applicare in modo coerente i principi interdisciplinari, etici e deontoligici della professione di igienista dentale applicandone le relative norme ed avendo riguardo al rapporto con i cittadini nel rispetto dei loro diritti., ridurre e controllare le patologie cariose e parodontali; saper progettare e realizzare la prevenzione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato deve saper prevenire, affrontare e monitorare situazioni critiche e relative agli aspetti clinico-psicologici della persona assistita, collaborando con gli altri professionisti, conoscere le norme di medicina legale, medicina sociale, legislazione ed organizzazione sanitaria relativa alle situazioni assistenziali previste dal profilo professionale.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato dovrà possedere capacità di attuare il linguaggio e l’approccio psicologico più adeguato per interagire correttamente con il paziente e con i suoi familiari applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali.
Inoltre deve riconoscere e rispettare il ruolo e le proprie competenze e quelle degli altri operatori dell’equipe assistenziale al fine di collaborare attivamente per programmare e gestire interventi riabilitativi multidisciplinare.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato dovrà possedere la capacità di apprendere le basi della metodologia della ricerca e sviluppare argomenti di ricerca al fine di migliorare la qualità delle sue nozioni teoriche e dei protocolli di trattamento.

Conoscenze richieste per l'accesso
Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo; occorre, inoltre, il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale. Il corso è programmato a livello
nazionale, ai sensi dell’art. 1 della legge 264/1999; ad esso si applicano le disposizioni in materia di programmazione a livello nazionale annualmente emanate dal Ministero dell’Università e della Ricerca e riportate nei bandi di concorso.

Modalità di verifica della preparazione iniziale
La verifica della preparazione iniziale è organizzata dalla Facoltà, sulla base delle disposizioni emanate ogni anno dal MIUR, secondo quanto previsto in materia di accesso ai corsi a programmazione nazionale.
La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, di cui il candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili su argomenti di Cultura Generale e Ragionamento Logico, Biologia, Chimica, Fisica e
Matematica (secondo il programma di cui all’All. A del D.M. ministeriale che definisce i contenuti e le modalità di svolgimento delle prove per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale); la prova ha una durata di 120 minuti.

Caratteristiche della prova finale
Lo Studente ha a disposizione un numero complessivo di CFU
stabilito dall'Offerta formativa del Corso, come specificata nella Programmazione didattica, da dedicare ad attività formative in preparazione alla Prova Finale. I CFU verranno acquisiti dallo studente a seguito della dichiarazione di idoneità da parte di un docente o referente di tirocinio.
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
La prova finale consiste nella dimostrazione di abilità professionali (prova pratica) e nella discussione di una dissertazione scritta (tesi).
La prova è sostenuta davanti ad una Commissione nominata dal Rettore, composta di norma da un numero di membri variabile da 7 a 11 (di cui non meno di 2 e non più di 3 indicati dal Collegio/Ordine o associazione riconosciuta), individuata da apposito decreto del Ministero dell’Università, di concerto con il Ministero della Sanità.
Possono far parte della Commissione di Laurea Professori e Ricercatori, Cultori della materia e titolari di contratti o di incarichi di insegnamento limitatamente all’anno accademico in cui l’incarico è attribuito. La maggioranza dei componenti (esclusi i membri nominati dai Ministeri e
dai Collegi) della Commissione deve essere comunque composta da docenti di ruolo.
A determinare il voto di laurea contribuiscono:
la media dei voti conseguiti negli esami curriculari;
la valutazione della Prova Finale, per un punteggio aggiuntivo massimo di: 4 punti.
la durata di iscrizione al Corso di Laurea: agli studenti che si laureano in corso (entro il corrispondente mese di Aprile) saranno attribuiti 3 punti aggiuntivi.
la media dei voti degli esami (la modalità di calcolo della media dei voti conseguiti in ciascun corso integrato è aritmetica, per ciascuna lode saranno aggiunti 0,25 punti al totale);
La lode proposta dal presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale > 110.
La prova finale è organizzata in due sessioni in periodi definiti a livello nazionale con decreto del Ministero dell’Università di concerto con il Ministero Competente. Le date vengono fissate dal presidente del CdL

Obiettivi formativi specifici: La prova finale, ai sensi dell’articolo 6 comma 3 del D.Lgs 502/92 e successive modificazioni, ha valore di Esame di Stato abilitante all’esercizio professionale di Igienista Dentale

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Gli Igienisti dentali svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatra. Ad essi competono compiti relativa alla
prevenzione primaria e secondaria delle affezioni oro-dentali.
Il corso prepara alle professioni di
Professione
Igienisti dentali - (3.2.1.4.3)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Sede del corso: CAGLIARI ( )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2012
Utenza sostenibile23
 
Convenzioni con Enti Nota 25 del 23/01/2007
Ente:AOU
Data Convenzione:10/12/2009
Durata Convenzione:36
Eventuali Note:in prorogatio


Docenti di riferimento
CAGLIARI
  • prof. GARAU Valentino (MED/28)
  • prof. MONTALDO Caterina (MED/04)
  • prof. PISANO Elisabetta (MED/38)


Tutor disponibili per gli studenti
  • MELIS Caterina
  • SATTA Nicola
  • SETZU Maria Franca


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)Si - Posti: 20
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No




Attività di base

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze propedeutiche FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
M-PSI/01 Psicologia generale
MED/01 Statistica medica
6
12
5
1
8
Scienze biomediche BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/04 Patologia generale
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
13
12
1
8
11
5
11
8
17
Primo soccorso MED/09 Medicina interna
MED/41 Anestesiologia
13
3
3
Totale Attività di Base: 28




Attività caratterizzanti

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze dell'igiene dentale MED/28 Malattie odontostomatologiche
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
5
13
1
43
Scienze medico-chirurgiche BIO/14 Farmacologia
MED/08 Anatomia patologica
MED/18 Chirurgia generale
31
5
15
4
Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
5
4
12

5
Scienze interdisciplinari cliniche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/28 Malattie odontostomatologiche
MED/35 Malattie cutanee e veneree
6
5
2
8
Scienze umane e psicopedagogiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
MED/02 Storia della medicina
6

2
Scienze interdisciplinari ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
9
2
Scienze del management sanitario IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
SECS-P/07 Economia aziendale
3
15
2
Tirocinio differenziato per specifico profilo MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
1
60
Totale Attività Caratterizzanti126




Attività affini

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Attività formative affini o integrative MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate
MED/38 Pediatria generale e specialistica

12
2
Totale Attività Affini2



Altre attività

CFU
A scelta dello studente6
Per la prova finale3
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera6
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.6
Laboratori professionali dello specifico SSD3
Totale Altre Attività24



TOTALE CREDITI180