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Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-17 Scienze dell'architettura |
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I laureati nei corsi di laurea della classe devono: • conoscere adeguatamente la storia dell'architettura e dell'edilizia, gli strumenti e le forme della rappresentazione, gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere problemi dell'architettura e dell'edilizia; • conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito ed essere in grado di identificare, formulare e risolvere i problemi dell'architettura e dell'edilizia utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; • conoscere adeguatamente gli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei manufatti architettonici ed edilizi, nonchè gli aspetti connessi alla loro sicurezza; • essere in grado di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione dei manufatti architettonici ed edilizi; • essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, concorrendo e collaborando alle attività di programmazione, progettazione e attuazione degli interventi di organizzazione e trasformazione dell'ambiente costruito alle varie scale. Essi potranno esercitare tali competenze presso enti, aziende pubbliche e private, società di ingegneria e architettura, industrie di settore e imprese di costruzione, oltre che nella libera professione e nelle attività di consulenza. I curricula previsti dalla classe (ordinati dalle attività formative indispensabili i cui crediti sono definiti in deroga ai minimi stabiliti ai sensi dell'art. 10 comma 2 del D.M. 270/04, in ragione del loro orientamento alla formazione di figure professionali regolamentate) si conformano alla direttiva 85/384/CEE, e relative raccomandazioni. I curricula prevedono anche, fra le attività formative, attività applicative e di laboratorio per non meno di sessanta crediti complessivi. I laureati saranno in possesso dei crediti formativi che costituiscono il requisito indispensabile per l'accesso ai corsi di laurea magistrale miranti alla formazione dell'architetto e dell'ingegnere edile-architetto, ai sensi delle direttiva 85/384/CEE. |
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni |
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Il Consiglio direttivo dell'Ordine della Provincia di Udine ha condiviso le modifiche introdotte agli ordinamenti vigenti, constatando che i Nuovi ordinamenti danno modo di conseguire livelli formativi idonei ad una decorosa fomrazione professionale anche alla conclusione del ciclo triennale nonché, alla conclusione dei due cicli (3+2), al conseguimento della cultura scientifico-tecnica di livello europeo, necessaria per operare con competenza specifica e piena responsabilità nella progettazione alle varie scale architettoniche e urbanistiche e nel controllo qualificato della realizzazione.
Peraltro il Consiglio: 1) esprime qualche preoccupazione in merito alla possibilità di laurearsi effettivamente in 5 anni conun corso strutturato sul 3+2, alternativi al percorso unitario, comportando in tal caso maggiori oneri alle famiglie degli studenti; 2) ritiene che costituisca una grave carenza per gli Ordinamenti di architettura il fatto che a tutt'oggi i laureati e laureati specialisti dell'Ateneo udinese per potersi iscrivere agli albi professionali provinciali di residenza, debbano sostenere l'esame di Stato in una altro ateneo; 3) considera sia giunto il momento di chiedere maggiore autonomia e dignità per i corsi di studio in Architettura che a Udine hanno circa 700 iscritti, con l'istituzione in tempi brevi della Facoltà di Architettura e in seguito l'attivazione del terzo livello di formazione superiore (Dottorato di riceca), l'avvio di Master universitari di specializzazione e formazione continua. |
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo |
Obiettivo del corso di laurea in Scienze dell'Architettura è l'assunzione, da parte dello studente, di competenze tecniche e di capacità riflessive necessarie a intervenire nella pluralità e complessità delle diverse culture e pratiche dell'architettura, con spirito critico, libertà, indipendenza e immaginazione.
Gli studenti sono guidati a cogliere criticamente la complessità della cultura architettonica contemporanea e ad assumere consapevolmente la responsabilità propria delle scelte progettuali, sviluppando le potenzialità connesse all'interdipendenza tra forma, funzione, struttura e sistema costruttivo. Il Corso di Laurea propone la formazione di un laureato in grado di rispondere alla complessità dei problemi connessi alla progettazione architettonica ed ai compiti e alle responsabilità professionali richiesti oggi in tale ambito dal mondo del lavoro; ha come obiettivo una figura professionale basata sulla conoscenza dell'architettura nei suoi aspetti sia teorici che applicativi, in grado di collaborare alle attività di progettazione a partire da una formazione culturale di base e con competenze tecniche definite. Il percorso formativo è caratterizzato dall'esperienza centrale del Progetto d'Architettura riferito a diversi ambiti di applicazione: la città e l'edificio, l'ambiente costruito, gli interni e i prodotti del design industriale. La compresenza delle diverse competenze non si intende nel senso di una giustapposizione armonizzata di apporti disciplinari, né di una successione temporale di approcci e soluzioni parziali, ma nel senso più ampio di una partecipazione alla definizione degli obiettivi generali del progetto e dei suoi aspetti fondativi. In particolare, nell'ambito delle discipline compositive, tecnologico costruttive e strutturali, il Corso di Laurea definisce l'iter formativo nei suoi precipui aspetti logico-scientifici e tecnico-costruttivi, nel suo focalizzarsi attorno al problema del rapporto tra Progetto di Architettura e i diversi punti di vista disciplinari, tra forma e struttura e nella sua complessità. Le modalità di svolgimento di ciascuna attività formativa articolata in lezioni frontali, esercitazioni pratiche, laboratori e la stessa prova finale, conferiscono competenze operative direttamente applicabili in campo professionale nel settore della progettazione architettonica. L'obiettivo centrale è quello di sviluppare nei giovani la visione d'insieme, la capacità di sintesi, ossia quella unione di logica, intuizione, elasticità mentale e capacità di ricostruire dai dettagli un disegno unitario, che è il presupposto di base del processo di progettazione, che nella precedente articolazione del corso correva il rischio di essere travisato e mortificato in un accumulo di conoscenze ripetitive e disarticolate. Anziché insegnare a separare ed a scomporre solo nei suoi elementi semplici, s'intende insegnare a connettere, a far emergere ciò che è tessuto d'insieme: un pensare complesso basato sull'inscindibilità dello spazio fisico, dello spazio antropologico, delle scienze, delle tecniche, dell'arte. Il Corso di Laurea potrà così essere parte di un percorso formativo più ampio, orientato a promuovere, sulla base delle solide conoscenze scientifiche e metodologiche acquisite, un superiore livello di iniziativa creativa, capacità di analisi e innovazione nell'ambito dell'Architettura. L'iter degli studi, di conseguenza, è organizzato non come un percorso guidato o come una sommatoria, in una costruzione progressiva di tante discipline frantumate e separate fra loro, ma come più percorsi di conoscenza coordinati, come interconnessione fra le discipline e avvicinamento progressivo, da angolature diverse, alla progettazione dello spazio urbano, degli edifici e dei prodotti industriali. L'offerta didattica del corso di laurea in Scienze dell'Architettura è unitaria ed ha come asse centrale la prosecuzione degli studi presso il corso di Laurea Magistrale in Architettura. Il corso di Laurea in Scienze dell'Architettura si pone l'obiettivo di formare architetti junior dotati di solida competenza metodologica in tutti i settori fondanti l'Architettura con la necessaria preparazione di base: 1. della storia e delle teorie dell'architettura nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 2. delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 3. in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 4. dei metodi d'indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 5. dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 6. dei problemi fisici e delle tecnologie nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 7. delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l'integrazione dei piani nella pianificazione. Il laureato dovrà essere in grado, sia pure con un livello di specializzazione e approfondimento commisurato con la durata triennale del corso di studi, di analizzare problemi tecnici; di progettare le relative soluzioni architettoniche che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo; di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti, nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione. La classe di problemi e di corrispondenti soluzioni che il laureato sarà in grado di trattare sarà dello stesso tipo e livello di quelli studiati durante i corsi caratterizzanti ed affini. In funzione di ciascun obiettivo, il laureato sarà in grado di identificare e reperire gli elementi utili alla definizione del processo progettuale, effettuando anche rilievi dello stato di fatto e verifiche dirette; ciò sarà ottenuto grazie alla presenza di un congruo numero di attività di laboratorio e di attività di tipo progettuale inserite nei programmi dei vari corsi caratterizzanti, nei laboratori integrati e specifici. Costituisce obiettivo formativo generale del Corso di Laurea formare laureati responsabili, capaci di esprimere impegno nell'acquisizione di serie competenze, consapevoli del significato della ricerca e innovazione e della necessità di formazione permanente durante tutta la vita professionale, motivati a contribuire con lo sviluppo della propria conoscenza e con il proprio lavoro al risultato economico delle strutture in cui andranno ad inserirsi, e dunque alla creazione di valore significativa per l'intero contesto sociale. Il Corso intende mantenere l'offerta formativa ampia che lo ha caratterizzato finora, in modo da formare dottori capaci di competere in contesti occupazionali europei. L'attuale corso di studio sta fornendo buoni risultati dal punto di vista degli obiettivi formativi sopra menzionati. La revisione dell'ordinamento didattico ha comunque fornito un'opportunità per migliorare il corso di studi esistente sotto il profilo di: • Organizzazione dei corsi • Formazione di base • Capacità progettuali e di sintesi • Capacità di giudizio critico ed autonomo. • Propedeuticità • Attrattività e presidio di aree strategiche di crescita • Internazionalizzazione e spendibilità del titolo di studio e delle attività formative svolte. A tal fine il Corso opera in stretto collegamento con gli organi di gestione dei progetti Socrates e Leonardo. L'adeguatezza del processo di formazione alla rilevanza degli obiettivi perseguiti si ricerca in un percorso formativo che si caratterizza intorno all'esperienza centrale del Progetto di Architettura. L'iter degli studi prevede dunque: - il massimo impegno dello studente nell'esperienza di progetto, con 60 CFU sui 180 complessivi riservati a Corsi e Laboratori Integrati di Progettazione; - l'attivazione di Laboratori di Progettazione dell'Architettura Integrati tra la Composizione Architettonica e l'Architettura del Paesaggio, la Tecnologia, il Restauro e il Disegno; - l'introduzione, accanto ad essi, di attività didattiche applicate all'Architettura degli Interni, al Restauro e all'Urbanistica, con l'intento di approfondire questi particolari settori del progetto all'interno di una formazione unitaria. La metodologia formativa dell'"imparare facendo" caratterizza il corso degli studi, in particolare nei Laboratori di Progettazione, ove l'obiettivo è quello di percorrere l'itinerario del progetto come processo di conoscenza e acquisizione di saperi. Il significato dei Laboratori Integrati è quello di promuovere la partecipazione alla costruzione del progetto delle diverse competenze, ognuna con una sua disciplina ed un suo statuto conoscitivo autonomo; la compresenza di più settori disciplinari direttamente coinvolti nell'operazione di progetto si intende nel senso più ampio di un concorso attivo all'elaborazione del progetto a partire dalla definizione degli obiettivi generali e delle basi fondative. La formazione di base è stata rinforzata, per fornire agli studenti, quanto prima possibile, una metodologia d'analisi coerente, ma anche una capacità critica di autovalutazione della stessa. Inoltre, sono state attentamente valutate le propedeuticità dal punto di vista dei contenuti, onde fornire agli studenti un'offerta formativa coerente ed ordinata nel suo sviluppo pur tenendo conto delle necessità e degli indirizzi legislativi volti a garantire la flessibilità del corso di studi. Più in generale, per conseguire i massimi livelli di innovazione ed aggiornamento possibili, il corso è stato progettato prestando estrema attenzione all'aspetto delle risorse umane ed alla valorizzazione delle competenze esistenti, avendo cura, ove possibile, di esporre contenuti avanzati senza caricare di oneri didattici eccessivi la fascia dei ricercatori. L'internazionalizzazione in cui la facoltà di Ingegneria di Udine ha da parecchi anni degli ottimi risultati a livello italiano, continua ad essere uno degli obiettivi prioritari e, nell'ottica di una crescente integrazione europea, il corso di studi in Scienze dell'Architettura garantisce la massima visibilità, trasparenza e flessibilità dei contenuti formativi dei singoli corsi. Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti. Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti. |
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio |
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Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) |
Il percorso di formazione si articola attorno all'esperienza centrale del Progetto di Architettura che viene affrontato a partire dal primo anno di corso, nell'ambito della didattica con esercitazioni e laboratori di progettazione, nella sua complessità multidisciplinare e in relazione a temi progettuali reali e di rilevante importanza attuale.
Il processo di apprendimento dello studente si articola in tre fasi, fasi che non rappresentano necessariamente momenti temporalmente successivi di approccio al progetto, ma costituiscono piuttosto percorsi di apprendimento paralleli e a tratti intersecantisi: - analisi dei percorsi conoscitivi, metodologici e decisionali sottesi a progetti di architettura di rilevanza storica, assunti a paradigma a partire da una ricerca bibliografica adeguata; - individuazione di un percorso conoscitivo e metodologico finalizzato allo specifico tema progettuale proposto nella didattica e conseguente definizione di un sistema di dati e strumenti di conoscenza per il progetto; - elaborazione, rappresentazione grafica e comunicazione del progetto. In questo processo di apprendimento le discipline di base storiche, matematiche e fisico-tecniche ed impiantistiche per l'architettura vengono proposte nei Corsi nei loro fondamenti teorici, direttamente finalizzate alla comprensione delle discipline caratterizzanti e alle loro applicazioni al progetto. Mentre tramite laboratori ed esercitazioni progettuali vengono direttamente coinvolte attività formative di base nell'ambito della rappresentazione e attività formative caratterizzanti; queste ultime, riguardano la Progettazione architettonica e urbana, le Teorie e tecniche per il restauro architettonico, l'Analisi e la progettazione strutturale per l'architettura, la Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale, le Discipline tecnologiche per l'architettura e l'Estimo. In conclusione l'iter dell'apprendimento assume la forma di un recupero entro il processo di definizione del progetto di tutte le culture e degli strumenti disciplinari che concorrono alla sua definizione. I più significativi risultati di apprendimento che si attendono dallo studente sono: la consapevolezza delle ragioni e degli obiettivi del progetto, l'adeguatezza dell'analisi conoscitiva al livello di complessità del tema e infine la coerenza tra scelte progettuali e obiettivi perseguiti. Nella sostanza il riscontro principale che si chiede allo studente è la capacità di un percorso progettuale consapevole e ciò sulla base delle conoscenze che a livelli di approfondimento crescenti negli anni di corso lo studente deve acquisire e saper utilizzare. Le modalità didattiche con cui questi obiettivi formativi vengono perseguiti sono strettamente collegate all'aspetto che caratterizza il percoso didattico che è la centralità del Progetto di Architettura attorno al quale si coagula l'intero processo di conoscenza; strumenti didattici fondamentali in tal senso sono, accanto a lezioni-esercitazioni (nei Corsi) e lezioni-revisioni di progetto (nei Laboratori), altre strutture didattiche sostanzialmente di integrazione dei saperi, quali seminari didattici di collegamento e confronto tra i corsi e tra corsi e laboratori e le mostre dei progetti elaborati dagli studenti nei Laboratori anno per anno. Tali modalità costituiscono nella sostanza strumenti di organizzazione orizzontale anno per anno dell'apprendimento, favorendo le capacità di comprensione dell'allievo. La verifica di tali conoscenze avviene tramite lo strumento valutativo dell'esame (sia al termine dei corsi disciplina che in itinere), attraverso la stesura di elaborati e relazioni tecniche anche a carattere interdisciplinare, mediante colloqui e prove occasionali che, lungi dall'avere finalità valutative individuali, intendono monitorare il grado di apprendimento generale e la rispondenza e coerenza fra contenuti trasmessi e conoscenze effettivamente conseguite. |
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) |
L'impostazione didattica comune a tutti gli insegnamenti prevede che la formazione teorica sia accompagnata da esempi, applicazioni, lavori individuali e di gruppo e verifiche che sollecitino la partecipazione attiva, l'attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma e di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
In tale ambito la costruzione del progetto è intesa, come sopra specificato, nel senso di un processo di ricerca e acquisizione di saperi, dove conoscenza e applicazione vanno di pari passo; il percorso di apprendimento si configura in un continuo ritorno alle origini e cioè alle ragioni di fondo del progetto ed in una continua verifica dell'adeguatezza di ogni scelta a tali ragioni. Le attività di laboratorio e le esercitazioni, cui corrispondono specifiche parti nelle prove di accertamento, accanto allo studio personale assumono notevole importanza. Il laureato acquisisce in tal modo non soltanto capacità di applicazione delle conoscenze ma anche e soprattutto la capacità di costruirsi competenze adeguate per affrontare il progetto sia nella fase di ideazione che nella fase di verifica della conformità delle scelte progettuali agli obiettivi di base; è quindi in grado sia di risolvere problemi progettuali con professionalità, e cioè sulla base di un bagaglio di competenze definito, sia di valutare criticità e inadeguatezze e quindi la necessità di ulteriori approfondimenti e acquisizioni di conoscenza. Sia al fine di garantire tali capacità del laureato, sia come luoghi di approfondimento di tematiche di interesse specifico per gli studenti, modalità e strumenti didattici organizzati sono le esercitazioni nei corsi, le revisioni di progetto nei laboratori, le strutture di integrazione dei saperi quali i seminari, le mostre, le visite guidate a mostre e i viaggi di studio. La verifica di tali capacità avviene non tanto tramite lo strumento dell'esame di profitto quanto mediante il riscontro degli elaborati predisposti a conclusione o redatti durante le attività esercitatorie nonché l'attività di reporting conseguente al complesso delle occasioni formative distinte e differenti dalle lezioni frontali; tali elaborati possono essere o meno sottoposti ad un giudizio valutativo e costituire un elemento parziale, ma rilevante, nella formulazione del giudizio di profitto accademico dello studente. |
Autonomia di giudizio (making judgements) |
Gli insegnamenti che presentano attività di laboratorio progettuale enfatizzano, attraverso esercitazioni individuali e di gruppo, la capacità di selezionare, elaborare ed interpretare dati.
La didattica vede lo studente attivo nella definizione del processo decisionale del progetto. I laureati acquisiscono capacità di scelta e autonomia di giudizio soprattutto attraverso i continui confronti sullo stato di avanzamento del progetto proposti all'interno dei gruppi di lavoro dei Laboratori, tra i diversi gruppi che trattano lo stesso tema di progetto e con la docenza. A questi modi della formazione fa riscontro un sistema di valutazione del livello di apprendimento dello studente. Sebbene sia assai difficile procedere ad una verifica diretta (ad personam) del conseguimento del presente risultato formativo, in via indiretta è possibile assumere che quanto più ricco ed articolato è il bagaglio di esperienze formative evidenziato dal curriculum di uno studente, tanto più maturo e consapevole dovrebbe risultare il patrimonio di conoscenze assimilato. Il dibattito stimolato dal docente durante le esercitazioni su tematiche che richiedono autonomia decisionale costituisce un utile strumento sia per allenare lo studente all'autonomia di giudizio che di verifica del livello di maturità conseguito. E' questo un indicatore assai utile a livello generale, in grado d'informare circa la consistenza e l'efficacia delle occasioni formative presso istituti ed enti di ricerca, interni ed esterni alla Facoltà di afferenza od anche esteri. Certificazioni relative alla frequenza di corsi, seminari, convegni organizzati a latere dei corsi istituzionali ed aventi marcata finalità integrativa costituiscono attestazioni ulteriori di un interesse culturale che prelude all'acquisizione di una forte autonomia di giudizio oltre che una ferrea preparazione professionale. |
Abilità comunicative (communication skills) |
Il continuo esercizio alla discussione sulle scelte di progetto conferisce al laureato abilità comunicative e di rappresentazione non solo delle soluzioni progettuali finali ma anche del processo decisionale che le ha prodotte.
Una prima fase della verifica dell'abilità comunicativa avviene ogniqualvolta lo studente sostiene una prova di accertamento del profitto. Spetta allo studente, ed è un elemento valutato in sede di assegnazione del giudizio, definire il contesto in cui si inquadra l'argomento, le ipotesi di partenza, le deduzioni e tesi ed infine, non meno importante, evidenziare possibili punti di forza o debolezza dei contenuti esposti. Questo tipo di abilità viene anche sviluppato negli anni di corso attraverso le mostre e correlati seminari di dibattito che annualmente gli studenti sono chiamati ad allestire sul lavoro progettuale svolto nei Laboratori. La prova finale offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di un elaborato, non necessariamente originale, prodotto dallo studente e relativo ad un'area tematica attraversata nel suo percorso di studi. Infine, nel corso di studi è prevista la presenza di un modulo di lingua inglese, volto ad assicurare allo studente la capacità di comprendere e redigere documenti di natura tecnica, e interagire con persone straniere. Esperienze di studio e stage all'estero consentono, evidentemente, di maturare o potenziare conoscenze linguistiche che, oltre ad estendere la sfera comunicativa potenziale, attivano possibilità ulteriori di acquisire nuove conoscenze altrimenti precluse. Come al punto precedente, la verifica di tali capacità, lungi dall'essere un dato oggettivo, può essere monitorata dal docente nel corso delle suddette attività. |
Capacità di apprendimento (learning skills) |
Innanzitutto, la natura degli argomenti trattati nei corsi richiede necessariamente un'intensa applicazione da parte dello studente, con un conseguente notevole sviluppo delle sue capacità di apprendimento. In secondo luogo, la suddivisione delle ore di lavoro complessive previste per lo studente (1,5 ore di studio personale per ogni ora di lezione frontale) dà un forte rilievo alle ore di lavoro personale per offrire allo studente la possibilità di verificare e migliorare la propria capacità di apprendimento. Analogo obiettivo persegue l'impostazione di rigore metodologico degli insegnamenti che dovrebbe portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che, a seguito di precise ipotesi, porti alla conseguente dimostrazione di una tesi, anche sulla base di elementi non del tutto immediati ed alquanto astratti.
Le modalità di apprendimento all'interno dei Laboratori di Progettazione sono in primo luogo finalizzate all'acquisizione di metodologie di approccio alla definizione del progetto ed anche al loro confronto. L'iter di apprendimento organizzato per approfondimenti successivi, in cui le tematiche progettuali vengono approcciate nella loro multidisciplinarietà a partire dal 1° anno di corso e successivamente svolte nel 2° e 3° anno a crescenti livelli di conoscenza dei punti di vista disciplinari in gioco porta alla formazione di una figura di architetto che, da un lato, si mostra capace di concorrere alle attività di progettazione e costruzione dell'architettura con competenze tecniche definite (DPR 328/01), d'altro lato, si mostra culturalmente in grado di porsi criticamente rispetto al livello di capacità progettuale raggiunto. Altri strumenti utili al conseguimento di questa abilità sono riferibili alla tesi di laurea che prevede che lo studente si misuri e comprenda informazioni nuove non necessariamente fornite dal docente di riferimento, viaggi di studio e/o stage svolti sia in Italia che all'estero. In tal modo il Laureato viene a possedere capacità di apprendimento ulteriore e cioè nel senso di una consapevole esigenza di approfondimento delle conoscenza disciplinari e dei loro modi di integrazione nella definizione del progetto. Ad ogni studente vengono offerti diversi strumenti per sviluppare una capacità di apprendimento sufficiente ad intraprendere studi di livello superiore (laurea magistrale ed eventualmente dottorato di ricerca). Conoscenza, comprensione ed autonomia critica sono i fondamenti di un auto-apprendimento continuo che prosegue incessantemente anche nel corso dell'attività professionale, sulla scorta di un'impostazione metodologica e di una contestualizzazione generale dei saperi acquisite nel corso degli studi universitari. Il percorso che conduce all'elaborazione di una metodologia capace di impostare i problemi definendo rigorosi criteri risolutivi (problem setting e solving) è il risultato di una organizzazione integrata ("sistemica") delle informazioni tecniche; lungi dall'essere semplicemente "prescrittivo" il complesso delle indicazioni o degli interventi tecnici costantemente rimanda alla necessità di stabilire relazioni e connessioni fra le componenti del sistema. Missione della didattica, pertanto, è quella d'incoraggiare l'autodidattica, suscitando l'autonomia e senso critico. |
Conoscenze richieste per l'accesso |
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Il corso di Laurea in Scienze dell'Architettura, in base all'art. 1 della legge 264/99, adotta un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili.
Per essere ammessi al corso di Laurea in Scienze dell'Architettura oltre al possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero, risultato idoneo, lo studente deve avere conoscenze nei campi della logica, della cultura generale, della storia, del disegno e rappresentazione, della matematica e della fisica. Gli aspiranti all'immatricolazione al corso di laurea in Scienze dell'Architettura devono sostenere una prova di ammissione obbligatoria. Il numero di studenti iscrivibili e le modalità di svolgimento della selezione sono resi pubblici ogni anno con il relativo bando di concorso. Inoltre, nel caso in cui la prova di ammissione evidenzi specifici debiti formativi, in base all'art. 6 del decreto MIUR 270/04, il "Regolamento didattico" indicherà gli obblighi formativi aggiuntivi. Maggiori dettagli sono rinviati al Regolamento didattico di corso e al Manifesto degli Studi. |
Caratteristiche della prova finale |
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Lo studente può sostenere la prova finale dopo aver completato tutte le altre attività formative necessarie per il conseguimento del titolo di laurea.
La prova finale, corrispondente a 3 CFU, consiste nella discussione di un elaborato interdisciplinare preparato dal candidato sotto la guida di un docente relatore. La funzione di relatore sarà svolta da professori e ricercatori di ruolo appartenenti alla Facoltà o a titolari di insegnamento nel Corso di studio di Scienze dell'Architettura. Il lavoro attiene all'esperienza centrale del Progetto d'Architettura riferito a diversi ambiti di applicazione: la città e l'edificio, l'ambiente costruito, gli interni e i prodotti del design industriale. Il lavoro può essere redatto e discusso in lingua italiana o in inglese, su un tema proposto dallo studente e approvato dal Presidente del Consiglio Unificato degli Studi di Scienze dell'Architettura facendo riferimento al tema sviluppato nel Laboratorio integrato del terzo anno di corso che si pone l'obiettivo di istruire un'esperienza progettuale conclusiva, di livello intermedio, in cui i vari saperi che concorrono alla definizione dei manufatti architettonici – aspetti insediativi, tecnico strutturali, funzionali e formali – trovano una sintesi nella elaborazione di un progetto edilizio in grado di garantire la padronanza della strumentazione operativa, incluso il linguaggio della rappresentazione. Il progetto di tale Laboratorio, unitamente alle diverse esperienze progettuali maturate, costituisce la base per la prova finale di valutazione. Il lavoro di tesi di laurea è individuale; più studenti possono applicarsi sullo stesso argomento ma a conclusione del lavoro deve essere identificabile lo specifico contributo, che in sede di esame di laurea dovrà essere presentato singolarmente. L'argomento oggetto dell'elaborato non deve necessariamente presentare carattere di originalità. |
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati | ||||
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Anche se l'analisi delle realtà regionale e delle zone limitrofe è stato un importante punto di partenza per la progettazione del corso degli studi, l'attività formativa è stata sviluppata anche nell'ottica di favorire la mobilità ai laureati fornendo loro competenze spendibili a livello europeo.
Compito del laureato in Scienze dell'Architettura è quello di concorrere all'attività di progettazione nei campi propri dell'architettura, svolgendo i compiti previsti dal DPR 328/01. Dato l'orientamento del corso, i laureati conseguono una preparazione che li rende in particolare capaci a concorrere alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di manufatti civili. Il laureato in Scienze dell'Architettura trova occupazione presso istituzioni ed enti pubblici e privati operanti nei campi della costruzione e trasformazione della città e del territorio; enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di progettazione. La recente normativa (secondo il DPR 328/2001) ha ampliato le figure che fanno parte dell'Ordine degli Architetti comprendendo oltre agli architetti anche i paesaggisti, i pianificatori ed i conservatori. La legge, inoltre, ha distinto l'Albo in due sezioni, denominate A e B, la sezione A essendo riservata alle LM e la sezione B essendo riservata alle L (solo in architettura e pianificazione). Agli iscritti nella sezione B spetta il titolo di Architetto junior. Per l'iscrizione agli Albi professionali in qualità di Architetto junior è previsto dall'ordinamento il superamento di un Esame di Stato da svolgersi al termine degli studi rispettivamente dopo il conseguimento della Laurea. | ||||
Il corso prepara alle professioni di | ||||
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Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12 - Nota 1063 del 29/04/2011
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso) |
Sede del corso: UDINE (Polo scientifico - tecnologico, Via delle Scienze 208 33100 ) | |
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Organizzazione della didattica | semestrale |
Modalità di svolgimento degli insegnamenti | Convenzionale |
Data di inizio dell'attività didattica | 01/10/2012 |
Utenza sostenibile | 150 |
Docenti di riferimento |
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Tutor disponibili per gli studenti |
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Previsione e programmazione della domanda | |
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Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999) | Si - Posti: 150 |
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999) | No |
Attività di base |
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CFU | ||
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Discipline matematiche per l'architettura | MAT/05 Analisi matematica
|
9 |
Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l'architettura | FIS/01 Fisica sperimentale
ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale |
12 |
Discipline storiche per l'architettura | ICAR/18 Storia dell'architettura
|
18 |
Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente | ICAR/17 Disegno
|
15 |
Totale Attività di Base: | 54 |
Attività caratterizzanti |
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CFU | ||
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Progettazione architettonica e urbana | ICAR/14 Composizione architettonica e urbana
|
27 |
Teorie e tecniche per il restauro architettonico | ICAR/19 Restauro
|
6 |
Analisi e progettazione strutturale per l'architettura | ICAR/08 Scienza delle costruzioni
ICAR/09 Tecnica delle costruzioni |
21 |
Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale | ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica
|
14 |
Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia | ICAR/10 Architettura tecnica
ICAR/12 Tecnologia dell'architettura |
12 |
Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica | ICAR/22 Estimo
|
4 |
Totale Attività Caratterizzanti | 84 |
Attività affini |
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CFU | ||
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Attività formative affini o integrative | ICAR/12 Tecnologia dell'architettura
ICAR/13 Disegno industriale ICAR/14 Composizione architettonica e urbana ICAR/15 Architettura del paesaggio ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento ICAR/17 Disegno ICAR/10 Architettura tecnica ICAR/19 Restauro ICAR/21 Urbanistica |
18 |
Totale Attività Affini | 18 |
Altre attività |
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CFU | |
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A scelta dello studente | 12 |
Per la prova finale | 3 |
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera | 3 |
Abilità informatiche e telematiche | 6 |
Totale Altre Attività | 24 |
TOTALE CREDITI | 180 |
Università
Università degli Studi di UDINE
Classe di laurea
L-17 Scienze dell'architettura
Dipartimento del corso
INGEGNERIA
Sito del corso
http://www.uniud.it/didattica/facolta/ingegneria/scienze-dellarchitettura