OFF.F - Offerta formativa2012/2013
MIUR
in collaborazione con CINECA
Cerca

Università
Università degli Studi di BRESCIA

Classe di laurea
L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione

Nome del corso
Tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica)

Dipartimento del corso
SCIENZE CLINICHE E SPERIMENTALI

Sito del corso
http://www.unibs.it/didattica/corsi-di-laurea-triennale-e-magistrale/corsi-di-laurea/medicina-e-chirurgia/corsi-di-laurea-delle-professioni-sanitarie/tecnica-della-riabilitazione-psichiatrica

Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.
502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42 e ai
sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono i professionisti sanitari il cui campo proprio di
attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili
professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post –
base nonché degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area della Riabilitazione svolgono, con titolarità
e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla
prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, in attuazione di
quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili
professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.
I laureati della classe sono dotati di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da
consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici sui quali si focalizza il loro intervento riabilitativo e/o terapeutico in età evolutiva, adulta
e geriatrica. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione europea, oltre l'italiano,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono pertanto individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla
realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali dai decreti del
Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l’opportuna selezione degli ambiti
disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientificodisciplinari
professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie
ricomprese nella classe. In particolare per l’educatore professionale, al fine di connotarne la figura
di operatore dell’area sanitaria, è indispensabile una adeguata utilizzazione dei settori scientificodisciplinari.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere
le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati
con provvedimenti della competente autorità ministeriale.
Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e
pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e relazionali che venga
conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del
percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata
spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste
l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più
elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le
competenze previste dagli specifici profili professionali.
In particolare:
Nell’ambito della professione sanitaria dell’educatore professionale sanitario, i laureati sono
operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 8
ottobre 1998, n. 520 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero attuano specifici progetti
educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe
multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi
educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; curano il
positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà. I laureati in educazione
professionale programmano, gestiscono e verificano interventi educativi mirati al recupero e allo
sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungimento di livelli sempre più
avanzati di autonomia; contribuiscono a promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e
sanitarie, al fine di realizzare il progetto educativo integrato; programmano, organizzano,
gestiscono e verificano le loro attività professionali all'interno di servizi socio-sanitari e strutture
socio – sanitarie - riabilitative e socio educative, in modo coordinato e integrato con altre figure
professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e/o delle
loro famiglie, dei gruppi, della collettività; operano sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti,
allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità; partecipano ad attività di studio, ricerca e
documentazione finalizzate agli scopi sopra elencati; contribuiscono alla formazione degli studenti
e del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo
professionale e all'educazione alla salute; svolgono la loro attività professionale, nell'ambito delle
loro competenze, in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul
territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero
professionale.
Nell’ambito della professione sanitaria del fisioterapista, i laureati sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 741 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, in via autonoma o in collaborazione con
altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità,
delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia
eziologia, congenita od acquisita. I laureati in fisioterapia, in riferimento alla diagnosi ed alle
prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze, elaborano, anche in équipe
multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al
superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la
rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie
fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propongono l'adozione di protesi ed ausili, ne
addestrano all'uso e ne verificano l'efficacia; verificano le rispondenze della metodologia
riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono attività di studio, didattica e
consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze
professionali; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in
regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell’ambito della professione sanitaria del logopedista, i laureati sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 742 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione e nel
trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva,
adulta e geriatrica. L’attività dei laureati in logopedia è volta all'educazione e rieducazione di tutte
le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli
handicap comunicativi. Essi, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico,
nell'ambito delle loro competenze, elaborano, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio
logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano
autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e
cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del
linguaggio, verbali e non verbali; propongono l'adozione di ausili, ne addestrano all'uso e ne
verificano l'efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi
sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; verificano le rispondenze
della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono la loro attività
professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale.
Nell’ambito della professione sanitaria dell’ortottista e dell’assistente di oftalmologia, i laureati
sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14
settembre 1994, n. 743 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero trattano, su prescrizione
del medico, i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettuano le tecniche di semeiologia
strumentale-oftalmologica. I laureati in ortottica ed assistenza oftalmologica sono responsabili
dell'organizzazione, della pianificazione e della qualità degli atti professionali svolti nell'ambito
delle loro mansioni; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private,
in regime di dipendenza o libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di
radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n.
187.
Nell’ambito della professione sanitaria del podologo, i laureati sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 666 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero trattano direttamente, nel rispetto della normativa
vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici e massoterapici, le callosità,
le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonché il piede doloroso. I laureati in podologia, su
prescrizione medica, prevengono e svolgono la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del
piede e comunque assistono, anche ai fini dell’educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a
rischio; individuano e segnalano al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un
approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico; svolgono la loro attività professionale in
strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell’ambito della professione sanitaria del tecnico della riabilitazione psichiatrica, i laureati sono
operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 29
marzo 2001, n. 182; ovvero svolgono, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato in un’équipe
multidisciplinare, interventi riabilitativi ed educativi sui soggetti con disabilità psichica. I laureati in
riabilitazione psichiatrica collaborano alla valutazione della disabilità psichica e delle potenzialità
del soggetto, analizza bisogni e istanze evolutive e rivela le risorse del contesto familiare e socioambientale,
collaborano all’identificazione degli obiettivi formativo-terapeutici e di riabilitazione
psichiatrica nonché alla formulazione dello specifico programma di intervento mirato al recupero e
allo sviluppo del soggetto in trattamento; attuano interventi volti all’abilitazione/riabilitazione dei
soggetti alla cura di sé e alle relazioni interpersonali di varia complessità nonché, ove possibile, ad
un’attività lavorativa; operano nel contesto della prevenzione primaria sul territorio, al fine di
promuovere lo sviluppo delle relazioni di rete, per favorire l’accoglienza e la gestione delle
situazioni a rischio di patologie manifestate; operano sulle famiglie e sul contesto sociale dei
soggetti, allo scopo di favorirne il reinserimento nella comunità; collaborano alla valutazione degli
esiti del programma di abilitazione e riabilitazione nei singoli soggetti, in relazione agli obiettivi
prefissati; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente
all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la loro attività professionale in
strutture e servizi sanitari pubblici o privati, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell’ambito della professione sanitaria del terapista della neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministero della sanità 17 gennaio 1997, n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero
svolgono, in collaborazione con l'équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in
collaborazione con le altre discipline dell'area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e
riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della
neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. I laureati in terapia della neuro e
psicomotricità dell'età evolutiva, in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell'ambito
delle specifiche competenze, adattano gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei
pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle
funzioni emergenti; individuano ed elaborano, nell'équipe multiprofessionale, il programma di
prevenzione, di terapia e riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute del bambino con
disabilità dello sviluppo; attuano interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori,
neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino fin dalla nascita;
attuano procedure rivolte all'inserimento dei soggetti portatori di disabilità e di handicap neuropsicomotorio
e cognitivo; collaborano all'interno dell'équipe multiprofessionale con gli operatori
scolastici per l'attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamicofunzionale
del piano educativo individualizzato; svolgono attività terapeutica per le disabilità neuropsicomotorie,
psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per
fascia d'età e per singoli stadi di sviluppo; attuano procedure di valutazione dell'interrelazione tra
funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico,
neuropsicologico e psicopatologico dell'età evolutiva; identificano il bisogno e realizzano il bilancio
diagnostico e terapeutico tra rappresentazione somatica e vissuto corporeo e tra potenzialità
funzionali generali e relazione oggettuale; elaborano e realizzano il programma terapeutico che
utilizza schemi e progetti neuromotori come atti mentali e come strumenti cognitivi e metacognitivi;
utilizzano altresì la dinamica corporea come integrazione delle funzioni mentali e delle
relazioni interpersonali; verificano l'adozione di protesi e di ausili rispetto ai compensi
neuropsicologici e al rischio psicopatologico; partecipano alla riabilitazione funzionale in tutte le
patologie acute e croniche dell'infanzia; documentano le rispondenze della metodologia riabilitativa
attuata secondo gli obiettivi di recupero funzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si
modificano in rapporto allo sviluppo; svolgono attività di studio, di didattica e di ricerca specifica
applicata, e di consulenza professionale, nei servizi sanitari e nei luoghi in cui si richiede la loro
competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono
direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la loro attività
professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale.
Nell’ambito della professione sanitaria del terapista occupazionale, i laureati sono operatori
sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 gennaio 1997,
n. 136 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero operano nell'ambito della prevenzione,
cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici sia con disabilità
temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, manuali - rappresentative, ludiche, della
vita quotidiana. I laureati in terapia occupazionale, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni
del medico, nell'ambito delle loro competenze ed in collaborazione con altre figure socio-sanitarie,
effettuano una valutazione funzionale e psicologica del soggetto ed elaborano, anche in équipe
multidisciplinare, la definizione del programma riabilitativo, volto all'individuazione ed al
superamento dei bisogni del disabile ed al suo avviamento verso l'autonomia personale
nell'ambiente di vita quotidiana e nel tessuto sociale; trattano condizioni fisiche, psichiche e
psichiatriche, temporanee o permanenti, rivolgendosi a pazienti di tutte le età; utilizzano attività sia
individuali che di gruppo, promuovendo il recupero e l'uso ottimale di funzioni finalizzate al
reinserimento, all'adattamento e all’integrazione dell'individuo nel proprio ambiente personale,
domestico e sociale; individuano ed esaltano gli aspetti motivazionali e le potenzialità di
adattamento dell'individuo, proprie della specificità terapeutica occupazionale; partecipano alla
scelta e all'ideazione di ortesi congiuntamente o in alternativa a specifici ausili; propongono, ove
necessario, modifiche dell'ambiente di vita e promuovono azioni educative verso il soggetto in
trattamento, verso la famiglia e la collettività; verificano le rispondenze tra la metodologia
riabilitativa attuata e gli obiettivi di recupero funzionale e psicosociale; svolgono attività di studio e
ricerca, di didattica e di supporto in tutti gli ambiti in cui è richiesta la loro specifica professionalità;
contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente
all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la loro attività professionale in
strutture socio-sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di
radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n.
187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5,
lettere a), c), d), e) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a
scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali
l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del
profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Sono intervenuti all'incontro:
Dott. Pironi, delegato del Presidente della Giunta Provinciale
Dott. Vassallo e Dott. Fornari, delegati del Direttore Generale ASL di Brescia
Dott.a Silvia Mentasti, delegata del Direttore Generale A.O. Spedali Civili
Dott.a Roberta Dotti, delegato del Direttore Generale A.O. C. Poma
Presidente Collegio IPASVI Dott. Stefano BAZZANA
Dott. Alessandro Versetti delegato del Presidente UNPISI-Lombardia
Presidente AIDI Dott.a Marialice Boldi
Dott.a Migliorati e Dott. Cadei delegati del Presidente ANTEL
Presidente Collegio Ostetriche Prof.a Miriam Guana e Dott.a Tortelli
Presidente Collegio TSRM Dott. Luigi Peroni
Presidente ASNAS Dott.a Giuliana Bodini
Dott. Lanza, delegato del Presidente ANDID
Presidente ANEP Dott. Emanuele Codazzi
...Il Rettore, dopo aver ricordato i punti salienti della riforma, invita il Preside e il Presidente del consiglio di corso di studio a procedere all'illustrazione dei nuovi percorsi formativi.
Il Preside, dopo aver illustrato l'offerta formativa della Facoltà, invita ciascun Presidente di Consiglio di corso di studio ad illustrare le modifiche all'offerta didattica. Ciascun Presidente illustra il proprio corso di studio, evidenziando caratteristiche, contenuti, obiettivi formativi e finalità.

Tutti i soggetti intervenuti esprimono ringraziamenti per l'attenzione loro rivolta, esprimono inoltre una generale soddisfazione per le scelte operate e complimenti per l'intenso lavoro svolto.
Da parte dei rappresentanti dei collegi viene ribadita la necessità che si lavori su più fronti al fine di favorire un aumento nel numero dei laureati, e viene sottolineata la richiesta che l'Università possa operare anche nel post-laurea, in termini di formazione permanente, in particolare con corsi master. Gli intervenuti esprimono la propria condivisione degli obiettivi e delle finalità esposte, del quadro generale delle attività formative nonché dei crediti assegnati alle stesse, apprezzando in modo particolare il sensibile e significativo sforzo compiuto dall'Università di ricercare un raccordo con il mondo del lavoro del settore e la relativa domanda di formazione.
In assenza di espressioni contrarie, il parere degli intervenuti è da considerarsi positivo.

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il laureato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, attraverso attività teoriche e teorico – pratiche, dovrà essere dotato:
- della conoscenza di aspetti clinici per la comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e malattia delle persone nelle diverse fasi della vita;
- della capacità di comprendere i processi psicologici sociali, individuali e di gruppo, che influenzano il funzionamento dei sistemi;
- della conoscenza dei principi di bioetica, deontologici e medico – legali legati alla professione;
- delle conoscenze dei fondamenti, dell’evoluzione e delle caratteristiche della teoria e dei modelli concettuali della riabilitazione psichiatrica;
- della capacità di identificare e valutare le aree di disabilità ed i punti di forza di ogni singolo paziente;
- della capacità di individuare risorse nel tessuto familiare e socio ambientale e di sviluppare un significativo lavoro di rete;
- delle conoscenze, delle abilità e dell’esperienza utili a pianificare, gestire e valutare l’intervento riabilitativo psichiatrico individuale, familiare e di gruppo;
- della capacità di approccio integrato al paziente in ambiti di prevenzione, assistenza, riabilitazione per il conseguimento del maggior grado di benessere possibile;
- della capacità di relazione e comunicazione con i pazienti e i loro familiari;
- della capacità di instaurare una relazione terapeutica indispensabile alla adesione al progetto di cura ed alla negoziazione e pianificazione degli obiettivi riabilitativi;
- di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute delle persone;
- della capacità di lavoro in equipe, integrandosi con le altre figure professionali presenti nel Servizio;
- della capacità di applicare i risultati della ricerca in ambito riabilitativo al fine di migliorare la qualità degli interventi;
- della capacità di affiancamento nelle attività di tutoraggio;
- della capacità di concorrere direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale
- della metodologia e della cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nei seguenti campi:
- organizzazione biologica fondamentale degli organismi viventi
- caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti dell’organismo umano, nonché i loro principali correlati morfo funzionali specificatamente per quanto attiene il sistema nervoso centrale e l’apparato locomotore
- meccanismi molecolari e biochimici che stanno alla base dei processi vitali e delle attività metaboliche connesse
- comprensione delle basi molecolari e i conseguenti adattamenti cellulari e dell'organismo alle alterazioni degli equilibri che portano allo sviluppo di processi patologici e alla loro risoluzione
- comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e malattia delle persone nelle diverse età della vita
- fondamenti teorici dell’organizzazione psicologica e dello sviluppo dell’uomo
- fondamenti teorici delle diverse modalità di approccio della psicoterapia individuale, di gruppo e famigliare
- nozioni di sociologia
- fondamenti teorici per la conoscenza delle principali funzioni neuropsicologiche e delle loro alterazioni. Conoscenza di strumenti e metodi di valutazione del deficit neurpsicologico
- fondamenti teorici di psicopatologia dell’età evolutiva ed involutiva
- fondamenti teorici della psichiatria
- fondamenti teorici e modelli storici della riabilitazione psichiatrica
- modalità applicative delle specifiche tecniche, individuali e di gruppo, della riabilitazione psichiatrica (terapia cognitivo comportamentale applicata alla riabilitazione psichiatrica, interventi psicoeducativi e di SST, tecniche espressive di gruppo artistiche- mediazione corporea);
- principi generali per valutazione dei programmi riabilitativi psichiatrici ed utilizzo di scale validate
- basi teoriche e trattamenti riabilitativi in popolazioni che risentono di specifiche variabili ( area neuropsichiatria, geriatrica, delle dipendenze e dei disturbi del comportamento alimentare)
- conoscenza di base sulle principali classi di farmaci utilizzate fondamentalmente nel trattamento dei disturbi psichiatrici, principali meccanismi di azione ed effetti collaterali
- modelli organizzativi dei Servizi Sanitari e Psichiatrici
- norme etiche, deontologiche e connesse con la responsabilità professionale
- norme relative all’igiene ed alla sicurezza negli ambienti sanitari
- discipline informatiche e linguistiche anche volte a migliorare l'orientamento e la comprensione della letteratura scientifica
- nozioni di statistica e statistica applicata alla ricerca
- legislazione in materia di radioprotezione

Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
lezioni formali
visione e discussione di materiale audio visivo
metodologie interattive
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi
Esami scritti ed orali, approfondimento casi clinici
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica dimostra capacità di applicare conoscenza e comprensione nell’esercizio della sua professione, in particolare:
- utilizza le conoscenze teoriche derivanti dalla psichiatria, dalle scienze psicologiche e sociali e da altre discipline per riconoscere le disabilità correlate a disturbi psichici delle persone in cura nelle varie età e nelle diverse fasi della vita;
- integra le conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti per erogare interventi di riabilitazione efficaci e basati sulle evidenze;
- collabora all’interno dell’equipe di riferimento alla realizzazione del Piano di Trattamento Riabilitativo nelle sue diverse fasi;
- utilizza in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria;
- valuta i bisogni riabilitativi della persona, individuandone le aree problematiche ed i punti di forza;
- valuta le risorse nel contesto familiare e socio-ambientale che possono dimostrarsi utili al raggiungimento degli obiettivi riabilitativi concordati;
- pianifica specifici interventi riabilitativi, mirando allo sviluppo del soggetto ed al suo reinserimento nella società;
- valuta criticamente gli atti riabilitativi conclusi e/o in itinere all'interno della équipe di riferimento;
- affronta con responsabilità le problematiche etiche, deontologiche e legali, che emergono nella cura e nell’assistenza delle persone;
- valuta i dati epidemiologici e ne conosce l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nel singolo e nelle comunità;
- partecipa ad attività di studio e di ricerca volta a migliorare la qualità degli interventi riabilitativi erogati.

Metodologie ed attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni frontali;
- discussione casi clinici;
- Tirocinio professionalizzante
- supervisione sulle esperienze maturate durante il tirocinio professionalizzante

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti ed orali
- analisi di casi clinici
- esercitazioni pratiche nell’ambito dei laboratori di tirocinii( role playing e stesura progetti riabilitativi)
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica evidenzia autonomia di giudizio nell’esercizio della propria attività professionale mediante le seguenti abilità:
- riconosce e rispetta valori come la cultura, la religione e la dignità dei singoli individui e dei gruppi;
- contribuisce alla presa in carico del paziente attraverso l’utilizzo appropriato delle risorse a disposizione assicurando l’unitarietà, la continuità e la qualità degli interventi;
- analizza e risolve ciascun caso clinico cogliendone gli aspetti di complessità e specificità;
- analizza direttive e pratiche operative dei Servizi socio sanitari ed impronta la propria pratica in funzione delle specifiche linee guida;
- risponde del proprio operato in conformità alle dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l’organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale.

Metodologie ed attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni frontali;
- discussione casi clinici ed esercitazioni pratiche;
- Tirocinio professionalizzante
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti ed orali
- feedback del tirocinio
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica al termine del Corso di Studi avrà sviluppato le seguenti abilità di comunicazione:
- stabilisce e mantiene relazioni terapeutiche efficaci con la persona assistita, con la sua famiglia e/o con le figure di riferimento del paziente;
- stabilisce e mantiene relazioni efficaci ed interdisciplinari con i professionisti con i quali collabora;
- realizza interventi di educazione alla salute mentale rivolti a persone singole o a gruppi ed interventi di educazione terapeutica finalizzati alla gestione del disturbo, del trattamento e della riabilitazione;
- applica tecniche di comunicazione nella gestione di dinamiche gruppali ed individuali con pazienti e famiglie;
- assume funzioni di guida per il personale di supporto e/o gli studenti;
- collabora all’interno del gruppo di lavoro nell’identificazioni di progetti-obiettivo e linee guida organizzative.


Metodologie ed attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni frontali;
- visione di filmati;
- discussione casi clinici ed esercitazioni pratiche;
- Tirocinio professionalizzante
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti ed orali
- feedback del tirocinio
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica deve sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento:
- sviluppa abilità di studio indipendente;
- sviluppa la capacità di porsi interrogativi in relazione all’esercizio della propria attività formulando domande pertinenti nei tempi, nei luoghi e agli interlocutori idonei
- sviluppa abilità di risoluzione di problemi e di nuovi quesiti derivanti dallo studio e dall’attività pratica;
- si assume la responsabilità del proprio sviluppo professionale, individuando i propri bisogni formativi e gli ambiti suscettibili di approfondimento;
- utilizza metodi di ricerca delle evidenze efficaci e pertinenti

Metodologie ed attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- Apprendimento basato sui problemi (PBL);
- Utilizzo di contratti e piani di auto-apprendimento al fine di responsabilizzare lo studente nella pianificazione del suo percorso di tirocinio e nell’autovalutazione;
- Laboratori di metodologia della ricerca bibliografica on-line e cartacea;
- Lettura guidata alla valutazione critica della letteratura scientifica e professionale sia in italiano ed in inglese.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti ed orali;
- report

Conoscenze richieste per l'accesso
Possono essere ammessi al corso di laurea i candidati in possesso del Diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo estero dichiarato equipollente, ai sensi del DM 3 novembre 1999, n. 509 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”.
Il numero di studenti ammessi al Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica è programmato annualmente a livello nazionale in base alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche e di strutture assistenziali utilizzabili per lo svolgimento delle attività di pratica clinica. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi della legge 2 agosto 1999, n. 264 “Norme in materia di accesso ai corsi universitari”, art. 3.
Il termine ultimo per l’iscrizione al primo anno del corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica viene fissato annualmente dal Consiglio di Facoltà.
La selezione per l’accesso al corso avviene con le modalità stabilite dall’art. 4 della legge 264/1999.
L’ammissione al corso avviene sulla base della graduatoria di merito della prova di ingresso.

Caratteristiche della prova finale
L’esame finale di laurea, con valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale ex art. 7 del D.I. 19 febbraio 2009, consiste nella redazione e discussione di un elaborato di tesi di natura teorico pratica e nella dimostrazione di abilità tecniche e professionali attraverso una prova pratica.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica svolge la propria attività professionale presso strutture e servizi sanitari pubblici o privati, tra queste possono essere nello specifico elencati:
• Centri di Salute Mentale
• Centri Diurni
• Comunità riabilitative residenziali
• Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura
• Ospedali Psichiatrici Giudiziari
• Servizi per le Dipendenze
• Centri per i disturbi del comportamento alimentare
• Servizi di Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza
• Servizi di assistenza e riabilitazione geriatrica
• Strutture di accoglienza per minori
• Strutture di accoglienza per famiglie
Il corso prepara alle professioni di
Professione
Tecnici della riabilitazione psichiatrica - (3.2.1.2.6)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12 - Nota 1063 del 29/04/2011
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Docenti di riferimento


Tutor disponibili per gli studenti
  • FIERRO Lucia
  • ACQUATI Arianna
  • INVERNIZZI Rosanna
  • POLI Vanna
  • GAVELLI Laura


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)Si - Posti: 16
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No


Insegnamenti del corso


Attività di base

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze propedeutiche INF/01 Informatica
MED/01 Statistica medica
SPS/07 Sociologia generale

3

8
Scienze biomediche BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
M-PSI/01 Psicologia generale
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
7
11
9
7
2
3
10
13
Primo soccorso BIO/14 Farmacologia
MED/09 Medicina interna
MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
11
14
1
4
Totale Attività di Base: 25




Attività caratterizzanti

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze della riabilitazione psichiatrica M-PSI/05 Psicologia sociale
M-PSI/08 Psicologia clinica
MED/25 Psichiatria
MED/43 Medicina legale
MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

4
4
9

48
Scienze umane e psicopedagogiche M-PSI/08 Psicologia clinica
4
4
Scienze medico chirurgiche BIO/14 Farmacologia
MED/05 Patologia clinica
11
1
2
Scienze della prevenzione dei servizi sanitari MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/44 Medicina del lavoro
8
6
6
2
Scienze interdisciplinari e cliniche MED/25 Psichiatria
MED/26 Neurologia
MED/39 Neuropsichiatria infantile
4
4
1
9
Management sanitario M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
SECS-P/10 Organizzazione aziendale

2
2
Scienze interdisciplinari L-ART/05 Discipline dello spettacolo

2
Tirocinio differenziato per specifico profilo MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
1

1
60
Totale Attività Caratterizzanti129




Attività affini

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Attività formative affini o integrative M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attivita' motorie
M-PSI/03 Psicometria
1

2
Totale Attività Affini2



Altre attività

CFU
A scelta dello studente6
Per la prova finale6
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera3
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.6
Laboratori professionali dello specifico SSD3
Totale Altre Attività24



TOTALE CREDITI180