OFF.F - Offerta formativa2012/2013
MIUR
in collaborazione con CINECA
Cerca

Università
Università degli Studi di TORINO

Classe di laurea
L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche

Nome del corso
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)

Dipartimento del corso
Scienze della sanità pubblica e pediatriche

Altri dipartimenti
Scienze mediche
Oncologia

Sito del corso
http://biomedico.campusnet.unito.it

Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n.42 e ai sensi
della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali e
degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post – base nonché degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale svolgono, con titolarità e autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie
alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione
delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti
del Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico-
disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali di cui alle aree individuate dal decreto del
Ministero della sanità in corso di perfezionamento, citato nelle premesse.
In particolare: Area tecnico-diagnostica
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audiometrista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 667
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare, nel rispetto delle
attribuzioni e delle competenze diagnostico-terapeutiche del medico. L'attività dei laureati in tecniche audiometriche è volta all'esecuzione di tutte le prove non invasive, psico-acustiche ed
elettrofisiologiche di valutazione e misura del sistema uditivo e vestibolare ed alla riabilitazione dell'handicap conseguente a patologia dell'apparato uditivo e vestibolare. Essi operano, su
prescrizione del medico, mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia; collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di
riabilitazione delle sordità utilizzando tecniche e metodologie strumentali e protesiche; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di laboratorio biomedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità 26
settembre 1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi
biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia, parassitologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecniche diagnostiche di laboratorio biomedico svolgono con
autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza;
sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai
dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla
eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano; svolgono la loro attività in strutture di
laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono
direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
I laureati in tecniche di laboratorio biomedico devono inoltre acquisire conoscenze e capacità nel settore di attività degli istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie.
Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministero della sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni
radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983,
n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di
energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro
nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta,
con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili
degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’eliminazione di inconvenienti di modesta entità e
attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
Nell'ambito della formazione della predetta figura professionale, le università assicurano un'adeguata formazione in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di neurofisiopatologia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1995, n.
183 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le
metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni). I laureati in tecniche di diagnostica
neurofisiopatologica applicano le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di
un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestiscono compiutamente il lavoro di raccolta e di
ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta devono redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; hanno dirette responsabilità nell'applicazione e nel
risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiegano metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali; provvedono alla
predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione; esercitano la loro attività in strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero professionale.
Area tecnico-assistenziale
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico ortopedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 665 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero operano, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili
sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante
rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli. I laureati in tecniche ortopediche, nell'ambito delle loro competenze, addestrano il disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; svolgono,
in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; collaborano con altre figure professionali al trattamento
multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; sono responsabili dell'organizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; svolgono la
loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audioprotesista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 668
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi;
operano su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia. L'attività del laureati in audioprotesi è volta all'applicazione dei
presidiprotesici mediante il rilievo dell'impronta del condotto uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o di altri sistemi di accoppiamento acustico e la somministrazione di
prove di valutazione protesica. Essi collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento al loro uso; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o
private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste
dal D.M. del Ministero della sanità 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero provvedono alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle
tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le loro mansioni sono esclusivamente di natura tecnica; coadiuvano il personale medico negli ambienti idonei fornendo
indicazioni essenziali o conducendo, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie. I laureati in tecnica della
fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare pianificano, gestiscono e valutano quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili;
garantiscono la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-
professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'igienista dentale, i laureati sono gli operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1999, n. 137 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle
affezioni orodentali. I laureati in igiene dentale svolgono attività di educazione sanitaria dentale e partecipano a progetti di prevenzione primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico;
collaborano alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e si occupano della raccolta di dati tecnico-statistici; provvedono all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle radici
nonché all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici; provvedono all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e
patina dentale motivando l'esigenza dei controlli clinici periodici; indicano le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; svolgono la loro attività
professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio
dell'odontoiatria.
Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilità da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolgono attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie,
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a,c,d,e del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Il giorno 13 settembre 2010 alle ore 10.00, presso l'aula Magna dell'Istituto Rosmini si sono riunite, convocate dalla Facoltà le parti sociali. L'incontro ha lo scopo di presentare i Nuovi Ordinamenti dei corsi di Studio delle Professioni Sanitarie riformati secondo il dettato del D.M. 270/04, D.M. 08/01/2009 e d. interm. 19/02/2009. Ha preso parte alla riunione l'A.N.Te.L. (Associazione Nazionale Tecnici di Laboratorio)rappresentativa del profilo professionale corrispondente al corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico attivato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino. Si evidenzia come i corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie della Facoltà siano fortemente collegati al mondo del lavoro e delle professioni e come molte delle parti sociali siano state già consultate in fase di stesura del Nuovo Ordinamento in un'ottica di collaborazione e condivisione reciproca.
Si sottolinea come, seguendo il decreto D.M. 270/2004, si potrà pianificare un'offerta formativa più razionale, cercando di dare allo studente solide basi per l'esercizio della professione, anche dedicando maggior attenzione al tirocinio ad ulteriore vantaggio della futura professione. L'attuazione della riforma, con l'armonizzazione del percorso didattico, consente inoltre di progettare un'offerta formativa che renda più agevole, rispetto al precedente ordinamento, lo spostamento degli studenti, sia a livello nazionale, sia a livello europeo.
Dalla consultazione sono emersi pareri favorevoli al Nuovo Ordinamento Didattico di prossima applicazione. E' stato apprezzato, in particolare, il confronto costruttivo tra le parti, che si auspica sempre maggiore per il futuro, vista la particolarità dei corsi di studio delle Professioni Sanitarie che vede l'Università laureare professionisti abilitati ad entrare da subito nel mondo del lavoro.

Torino, 13 settembre 2010
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Al termine del percorso formativo in Tecniche di Laboratorio Biomedico, gli studenti devono aver acquisito conoscenze, abilità e attitudini tali da soddisfare le attese dei servizi diagnostici di laboratorio.
Per conseguire questa finalità, lo studente deve dimostrare di essere in grado di:
- gestire il campionamento e la verifica del materiale biologico, il controllo delle conformità della richiesta e la predisposizione del campione allo stadio successivo;
- pianificare e mettere in atto la fase analitica mediante l’utilizzo di metodi e tecnologie appropriate nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualità adottati dal laboratorio;
- valutare e documentare in modo critico l’attendibilità dei risultati dei test e delle analisi in conformità ai sistemi di qualità del laboratorio e in considerazione dello stato di salute e di cura dei pazienti;
- gestire il processo diagnostico in conformità al sistema qualità e partecipare attivamente allo sviluppo dei sistemi per il controllo della validità dei test e delle analisi di laboratorio;
- garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e collaborare alla valutazione dei rischi e all’implementazione delle misure di prevenzione e protezione;
- condurre autonomamente indagini in banche dati e motori di ricerca per acquisire e valutare in modo critico nuova conoscenza inerente alle diverse tecnologie di laboratorio, ed utilizzare queste informazioni per contribuire allo sviluppo di metodi e all’implementazione di test ed analisi;
- contribuire in modo costruttivo allo sviluppo della professione, delle strutture e delle organizzazioni sanitarie;
- essere responsabile e professionista, comprendendo i problemi etici e deontologici in relazione agli utenti e in rapporto alla collaborazione interdisciplinare con altri professionisti della salute;
- gestire la propria crescita professionale e personale, in linea con il progresso tecnologico, scientifico, sociale e attraverso la consapevolezza del proprio potenziale di sviluppo di carriera.

PERCORSO FORMATIVO

1° ANNO
Finalizzato a fornire le fondamentali conoscenze biomediche e igienico preventive, i principi della disciplina professionale quali requisiti per affrontare la prima esperienza di tirocinio(BLSD), diretta all’acquisizione delle competenze di base e all’orientamento dello studente agli ambiti professionali di riferimento relativi ai laboratori di Biologia, Anatomia e Biochimica clinica.

2° ANNO
Rivolto all’approfondimento delle conoscenze di Microbiologia Generale, Patologia generale e Igiene nonché competenze professionali relative agli ambiti dei laboratori di Fisiopatologia Clinica, Anatomia patologica, e Biochimica Clinica.
Sono previste più esperienze di tirocinio nei contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze, le metodologie e le tecniche apprese.

3° ANNO
Indirizzato all’approfondimento specialistico con particolare riferimento alla Biologia molecolare e all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi, nonché le metodologie di ricerca scientifica anche a supporto dell’ elaborato finale negl'ambiti delle discipline di Microbiologia Speciale, Anatomia Patologica Macroscopica, Citogenetica e Management Sanitario.
Si aumenta al 3°anno, la rilevanza assegnata alle esperienze di tirocinio dove lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisone di esperti. Questa logica curriculare si concretizza anche nella scelta dei crediti assegnati alle esperienze di tirocinio che aumentano gradualmente dal 1°al 3° anno.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico deve essere in grado di dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nei seguenti campi:
- SCIENZE BIOLOGICHE per la comprensione dei principi strutturali e funzionali delle biomolecole che regolano le attività metaboliche degli organismi unicellulari e pluricellulari, nonché i fondamenti di trasmissione ed espressione dell’informazione genetica; dell’organizzazione strutturale ed ultrastrutturale del corpo umano, oltre alle caratteristiche morfo-funzionali dei principali tessuti, organi e sistemi.
- SCIENZE BIOMEDICHE per la comprensione dei principi di funzionamento degli organismi viventi, dei fondamentali processi patogenetici e dei processi biologici di difesa, nonché l’interpretazione dei principali meccanismi con cui la malattia altera le funzioni di organi, apparati e sistemi.
- SCIENZE IGIENICO - PREVENTIVE per la comprensione dei determinanti di salute, dei pericoli e dei fattori di rischio, delle strategie di prevenzione, dei sistemi di protezione sia collettivi che individuali e degli interventi volti alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
- SCIENZE TECNICHE DIAGNOSTICHE per la comprensione delle metodologie impiegate nei diversi settori della medicina di laboratorio per l'analisi dei vari materiali biologici ai fini diagnostici e del significato clinico dei risultati ottenuti.
- SCIENZE PSICOSOCIALI, ETICHE, LEGALI E ORGANIZZATIVE per la comprensione della complessità organizzativa del Sistema Sanitario Nazionale, dell’importanza e dell’utilità di agire in conformità alla normativa e alle direttive; nonché per l’approfondimento di problematiche bioetiche connesse alla ricerca e alla sperimentazione. Esse sono finalizzate inoltre a favorire la comprensione dell’autonomia professionale, delle relazioni lavorative e delle aree d’integrazione e di interdipendenza con altri operatori sanitari.
- DISCIPLINE INFORMATICHE E LINGUISTICHE con particolare approfondimento della lingua inglese per la comprensione della letteratura scientifica sia in forma cartacea che on-line.

Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- Lezioni frontali.
- Lettura guidata e applicazione.
- Video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali grafici.
- Costruzione di mappe cognitive.
- Seminari.
- Tirocini.
- Studio individuale.
- Discussione di casi.

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- Esami scritti e orali, prove di casi a tappe, project - work, report.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico:

- Utilizza le conoscenze per la comprensione del funzionamento dell’organismo umano nello specifico ambito lavorativo.
- Utilizza le conoscenze per gestire la fase preanalitica, consapevole che tale stadio rappresenta un primo ed essenziale elemento della qualità dell’intero processo analitico.
- Applica le abilità metodologiche e tecnico-diagnostiche per la gestione delle successive fasi del processo analitico negli ambiti di laboratorio di: Anatomia patologica, Fisiopatologia clinica, Medicina trasfusionale, Microbiologia Clinica, Biochimica Clinica, Genetica medica e Farmacia.
- Integra conoscenze e abilità collaborando a mantenere elevati standard di qualità e di sicurezza nei diversi contesti di laboratorio.

Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- Lezioni teorico-pratiche.
- Lettura guidata e applicazione.
- Dimostrazioni , schemi e materiali grafici.
- Costruzione di mappe cognitive.
- Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- Esercitazioni e simulazioni.
- Tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità.

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- Esami scritti e orali, prove di in itinere, project - work, report;
- Feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report sulla pratica professionale);
- Elaborato finale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico:
- Dimostra capacità di rispondere del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo professionale.
- Utilizza abilità di pensiero critico per erogare prestazioni tecnico diagnostiche efficaci.
- Assume responsabilità delle proprie azioni in funzione degli obiettivi e delle priorità dell’attività lavorativa.
- Dimostra capacità di tenere in considerazione anche gli altri operatori nell’esercizio delle proprie azioni.
- Applica i principi etici nel proprio comportamento professionale.

Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- Discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie.
- Tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità.
- Sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze di pratica professionale.

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- Esami scritti e orali, prove in itinere.
- Feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale).
- Elaborato finale.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico:
- Mette in atto capacità di ascolto e di comunicazione appropriata con l’utenza e con i diversi professionisti sanitari utilizzando differenti forme comunicative: scritta, verbale e non verbale.
- Instaura relazioni efficaci con gli altri professionisti.
- Dimostra abilità di trasmettere e gestire le informazioni nel proprio ambito lavorativo all’utenza.
- Dimostra capacità di utilizzare le tecnologie informative e informatiche nella propria realtà lavorativa.
- Stabilisce relazioni professionali e collaborative con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali.

Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- Video e analisi critica di filmati, simulazioni e tecniche di apprendimento esperienziale.
- Discussione di casi e di situazioni relazionali paradigmatiche in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie.
- Tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti con sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze relazionali con l’utenza e con l’equipe.

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- Osservazione di frame di filmati o scritti, di dialoghi con griglie strutturate.
- Feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici).
- Esame strutturato oggettivo con stazioni con simulazioni sulle competenze relazionali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico:
- Dimostra abilità nell’autovalutazione delle proprie competenze e delinea i propri bisogni di sviluppo e apprendimento.
- Manifesta perizia nel pianificare, organizzare e sviluppare le proprie azioni;
- Dimostra capacità di apprendimento collaborativo e di condivisione della conoscenza all’interno delle equipe di lavoro.
- Sviluppa abilità di studio indipendente.
- Dimostra di essere in grado di cercare le informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, selezionando criticamente fonti secondarie (linee guida, revisioni sistematiche) e fonti primarie ( studi di ricerca).

Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- Apprendimento basato sui problemi(PBL)relativo a BLSD;
- Impiego di mappe cognitive.
- Utilizzo di contratti e piani di autoapprendimento al fine di responsabilizzare lo studente nella pianificazione del suo percorso di tirocinio e nell’autovalutazione.
- Laboratori di metodologia della ricerca bibliografica cartacea e on line.
- Lettura guidata alla valutazione critica della letteratura scientifica e professionale sia in italiano sia in inglese.

Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi
- Project - work, report su mandati di ricerca specifica.
- Supervisione tutoriale sul percorso di tirocinio.
- Partecipazione attiva alle sessioni di lavoro e di debriefing.
- Rispetto dei tempi e qualità nella presentazione degli elaborati.

Caratteristiche della prova finale
Ai sensi dell’art. 7 del Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009, la prova finale si compone di:
a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
b) redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione con utilizzo di videoproiezione.
La prova è organizzata, con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in due sessioni definite a livello nazionale.
È prevista la possibilità per lo studente di redigere l’elaborato in lingua inglese.

Conoscenze richieste per l'accesso
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
L’accesso al Corso di Laurea è a numero programmato in base alla legge 264/99 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova con test a scelta multipla.
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico è richiesto il possesso di un’adeguata preparazione iniziale in una preparazione specifica nei campi della Fisica, Biologia e della Chimica.
Agli studenti ammessi al Corso con un livello inferiore alla votazione minima prefissata saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi nelle discipline di biologia e della chimica con le modalità specificate nel Regolamento di Corso.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico possono trovare occupazione in strutture di laboratorio pubbliche o private, sia in regime di dipendenza che libero professionale.
In particolare gli sbocchi occupazionali sono individuabili:
- Nelle diverse aree specialistiche dei laboratori ospedalieri ed extraospedalieri appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e nelle analoghe strutture private e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).
- Nei laboratori di controllo di qualità in campo biomedico e dell’industria farmaceutica.
- Nei laboratori di analisi e controllo delle Agenzie Regionali della Prevenzione e Protezione dell’ambiente.
- Nelle industrie di produzione e agenzie di commercializzazione operanti nel settore della diagnostica di laboratorio.
- Nei laboratori di ricerca universitaria ed extrauniversitaria del settore biomedico.
- Negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle Regioni addetti al controllo e alla prevenzione delle malattie di origine animale e alla vigilanza igienico-sanitaria degli alimenti anche di origine animale.
Il corso prepara alle professioni di
Professione
Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - (3.2.1.3.2)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Sede del corso: CUNEO (Palazzo Mater Amabilis-V.Ferraris di Celle,2-12100 )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2012
Utenza sostenibile10
 
Convenzioni con Enti Nota 25 del 23/01/2007
Ente:Regione Piemonte
Data Convenzione:26/01/2012
Durata Convenzione:12
Eventuali Note:Il protocollo d'intesa fra l'Universita' degli Studi di Torino e la Regione Piemonte e' stato rinnovato in data 26/01/2012


Sede del corso: TORINO (Via Antonio Rosmini 4/A 10126 )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2012
Utenza sostenibile53
 
Convenzioni con Enti Nota 25 del 23/01/2007
Ente:Regione Piemonte
Data Convenzione:26/01/2012
Durata Convenzione:12
Eventuali Note:Il protocollo d'intesa fra l'Universita' degli Studi di Torino e la Regione Piemonte e' stato rinnovato in data 26/01/2012


Docenti di riferimento
CUNEO
  • prof. BANCHE Giuliana (MED/07)
  • prof. CUFFINI Anna Maria (MED/07)
  • prof. PAROLA Maurizio (MED/04)
TORINO
  • prof. BANCHE Giuliana (MED/07)
  • prof. CUFFINI Anna Maria (MED/07)
  • prof. PAROLA Maurizio (MED/04)


Tutor disponibili per gli studenti
  • GIANNESE Giovanna
  • FELLONI Giuliana
  • MICHIELOTTI Mario
  • ARDOVINI Nadia
  • CIMINO Antonio
  • PERSICO Elio
  • BERARDO Bartolo
  • VALLI Rosa
  • CERRATO Milena
  • CHIRICOSTA Giovanna
  • COLPO Manuela
  • TACCONELLA Maurizio
  • CREMA Stefania
  • GOTTARDI Enrico
  • RUSSO Filomena
  • MACRI Giuseppe
  • FACCHINI Patrizia
  • LILLO Gabriella
  • RISTORTO Tiziana
  • PAVESIO Marina
  • ZANELLATO Maura
  • CAVAZZINI Morena
  • CUCCU Sonia
  • DE MARCO Maria
  • DOLCE Daniela
  • MIGHETTO Lorenzo
  • ANDRIOTTA Angela
  • CERETTA Marina
  • LIVIGNI Nicolo'
  • CIRILLO Ciro
  • FORNASIERI Dario
  • LO BUE Anna Maria
  • CAPELLA Maria Grazia
  • PANATO Rosetta
  • MORELLO Carla
  • TUNINETTI Rosalba
  • ARDIZZOLA Angela
  • MATAROZZO Domenico
  • PLACHESI Patrizia
  • BOVE Annabella
  • CALCAGNO Luisa
  • MATTEODA Danilo
  • RICCIO Salvatore
  • VARETTO Cristiana
  • GIOVANNINI Tiziana
  • CODA Marisa
  • FELLETTI Lucrezia
  • DI MAGGIO Valentina
  • CUGNO Alessia
  • INCARDONA Valentina
  • VERONESI Alberto
  • RENAUDO Simona
  • PELLEGRINO Gianni
  • BRONDELLO Davide


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)Si - Posti: 63
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No




Attività di base

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze propedeutiche FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
ING-INF/07 Misure elettriche e elettroniche
MED/01 Statistica medica
7

8
8
Scienze biomediche BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
23
29
5
15
13
11
14
26
3
15
32
Primo soccorso BIO/14 Farmacologia
MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
21
3
3
Totale Attività di Base: 43




Attività caratterizzanti

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze e tecniche di laboratorio biomedico MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
14
26
3
15
12
1
34
Scienze medico-chirurgiche BIO/14 Farmacologia
MED/40 Ginecologia e ostetricia
21
14
2
Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
10
18
4
4
4
Scienze interdisciplinari cliniche MED/06 Oncologia medica
MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/13 Endocrinologia
MED/14 Nefrologia
7
4
12
8
4
Scienze umane e psicopedagogiche M-PSI/01 Psicologia generale
14
2
Scienze interdisciplinari SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica

2
Scienze del management sanitario SECS-P/10 Organizzazione aziendale

2
Tirocinio differenziato per specifico profilo MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
1
62
Totale Attività Caratterizzanti112




Attività affini

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Attività formative affini o integrative MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
1
1
Totale Attività Affini1



Altre attività

CFU
A scelta dello studente6
Per la prova finale6
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera3
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.6
Laboratori professionali dello specifico SSD3
Totale Altre Attività24



TOTALE CREDITI180