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MIUR
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Università
Università degli Studi "G. d'Annunzio" CHIETI-PESCARA

Classe di laurea
L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche

Nome del corso
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)

Dipartimento del corso
Scienze sperimentali e cliniche

Altri dipartimenti
Medicina e scienze dell'invecchiamento

Sito del corso
http://www.unich.it

Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n.42 e ai sensi
della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali e
degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post – base nonché degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale svolgono, con titolarità e autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie
alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione
delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti
del Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico-
disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali di cui alle aree individuate dal decreto del
Ministero della sanità in corso di perfezionamento, citato nelle premesse.
In particolare: Area tecnico-diagnostica
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audiometrista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 667
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare, nel rispetto delle
attribuzioni e delle competenze diagnostico-terapeutiche del medico. L'attività dei laureati in tecniche audiometriche è volta all'esecuzione di tutte le prove non invasive, psico-acustiche ed
elettrofisiologiche di valutazione e misura del sistema uditivo e vestibolare ed alla riabilitazione dell'handicap conseguente a patologia dell'apparato uditivo e vestibolare. Essi operano, su
prescrizione del medico, mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia; collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di
riabilitazione delle sordità utilizzando tecniche e metodologie strumentali e protesiche; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di laboratorio biomedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità 26
settembre 1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi
biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia, parassitologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecniche diagnostiche di laboratorio biomedico svolgono con
autonomia tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza;
sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai
dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla
eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano; svolgono la loro attività in strutture di
laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono
direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
I laureati in tecniche di laboratorio biomedico devono inoltre acquisire conoscenze e capacità nel settore di attività degli istituti di zooprofilassi e nel settore delle biotecnologie.
Nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministero della sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni
radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983,
n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di
energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro
nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta,
con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili
degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo all’eliminazione di inconvenienti di modesta entità e
attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
Nell'ambito della formazione della predetta figura professionale, le università assicurano un'adeguata formazione in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico di neurofisiopatologia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1995, n.
183 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le
metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni). I laureati in tecniche di diagnostica
neurofisiopatologica applicano le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di
un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestiscono compiutamente il lavoro di raccolta e di
ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta devono redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; hanno dirette responsabilità nell'applicazione e nel
risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiegano metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali; provvedono alla
predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione; esercitano la loro attività in strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero professionale.
Area tecnico-assistenziale
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico ortopedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 665 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero operano, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili
sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante
rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli. I laureati in tecniche ortopediche, nell'ambito delle loro competenze, addestrano il disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; svolgono,
in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; collaborano con altre figure professionali al trattamento
multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; sono responsabili dell'organizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; svolgono la
loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico audioprotesista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 668
e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi;
operano su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia. L'attività del laureati in audioprotesi è volta all'applicazione dei
presidiprotesici mediante il rilievo dell'impronta del condotto uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o di altri sistemi di accoppiamento acustico e la somministrazione di
prove di valutazione protesica. Essi collaborano con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento al loro uso; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o
private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste
dal D.M. del Ministero della sanità 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero provvedono alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle
tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica. Le loro mansioni sono esclusivamente di natura tecnica; coadiuvano il personale medico negli ambienti idonei fornendo
indicazioni essenziali o conducendo, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie. I laureati in tecnica della
fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare pianificano, gestiscono e valutano quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili;
garantiscono la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-
professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'igienista dentale, i laureati sono gli operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1999, n. 137 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle
affezioni orodentali. I laureati in igiene dentale svolgono attività di educazione sanitaria dentale e partecipano a progetti di prevenzione primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico;
collaborano alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e si occupano della raccolta di dati tecnico-statistici; provvedono all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle radici
nonché all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici; provvedono all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e
patina dentale motivando l'esigenza dei controlli clinici periodici; indicano le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; svolgono la loro attività
professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio
dell'odontoiatria.
Nell'ambito della professione sanitaria del dietista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono competenti per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente. I laureati in dietistica organizzano e coordinano le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collaborano con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elaborano, formulano ed attuano le diete prescritte dal medico e ne controllano l'accettabilità da parte del paziente; collaborano con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studiano ed elaborano la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificano l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolgono attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie,
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a,c,d,e del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
I rappresentanti delle parti sociali e delle associazioni professionali hanno espresso:
- condivisione con gli obiettivi formativi identificati per la pianificazione del Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico ritenendoli del tutto pertinenti al profilo professionale;
- parere positivo sul piano didattico del suddetto Corso di laurea in quanto efficace per una corretta preparazione professionale del futuro tecnico di laboratorio biomedico e congruo con l'evoluzione professionale e le esigenze delle organizzazioni sanitarie;
- apprezzamento per la valorizzazione data al tirocinio e alla didattica professionalizzante e per il cospicuo coinvolgimento di docenti provenienti dal SSN, con l’auspicio che tali scelte siano mantenute anche in futuro per l’adesione a nuovi piani didattici.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Al termine del corso di laurea triennale, il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico deve:
- possedere una buona conoscenza dei fondamenti delle discipline propedeutiche e biologiche;
- possedere le conoscenze delle discipline caratterizzanti la professione del Tecnico di Laboratorio Biomedico (D.M. 26/9/1994 n. 745) che riguardano i processi analitici e le analisi chimico-cliniche, microbiologiche, di anatomia patologica, di biochimica clinica, patologia clinica, di ematologia, di farmacotossicologia, includendo anche le analisi biotecnologiche, immunoematologiche, di biologia molecolare, immunometriche anche con metodi radioimmunologici, genetiche, con colture in vitro, e di anatomo-cito-istopatologia e di sala settoria);
- possedere conoscenze e capacità anche nel settore di attività degli istituti di zoo-profilassi.
- essere in grado di attuare una verifica del materiale biologico da analizzare e gestirne il campionamento in conformità della richiesta;
- eseguire la fase analitica utilizzando metodi e tecnologie appropriate, nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualità del laboratorio in cui opera;
- saper valutare in modo critico l'attendibilità dei risultati dei test e delle analisi, partecipando attivamente anche allo sviluppo di sistemi di controllo della validità dei test e delle analisi di laboratorio;
- conoscere la legislazione del lavoro e quella sanitaria relativa alla propria professione;
- possedere le conoscenze di discipline integrative e affini nell'ambito delle scienze umane e psicopedagogiche, delle scienze del management sanitario e delle scienze inter-disciplinari;
- conoscere, applicare e far rispettare dai colleghi, per quanto di propria competenza, le norme di radioprotezione previste dalle direttive dell'Unione Europea (D.L.vo 26.5.2000 n° 187) e, più in generale, le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, collaborando alla valutazione dei rischi e all'implementazione delle misure di prevenzione e protezione;
- saper utilizzare strumenti informatici quali banche dati e motori di ricerca per acquisire nuove conoscenze inerenti alle discipline di laboratorio, utilizzando tali informazioni per contribuire allo sviluppo e all'implementazione di metodiche analitiche nonché per una propria crescita professionale e personale, in linea con lo sviluppo tecnologico e scientifico;
- avere familiarità con il metodo scientifico e capacità di applicarlo in situazioni concrete con adeguata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche da rispettare anche nei rapporti con gli utenti o con altri professionisti del settore sanitario;
- avere capacità di comprensione e relazione nonché adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione con utenza, colleghi e altri professionisti, sanitari e non;
- avere capacità di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- essere in grado di utilizzare la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali;
- essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nelle:
- Discipline biologiche di base e biomediche tale da consentire la conoscenza della struttura e del funzionamento di biomolecole coinvolte nella espressione e trasmissione dell’informazione genetica e nella regolazione del metabolismo cellulare, dell’organizzazione morfologica e strutturale dei tessuti, del funzionamento degli organi nel corpo umano, dei processi biologici di difesa nonché dei principali meccanismi e processi patogenetici attraverso i quali la malattia altera le funzioni di organi, apparati e sistemi;
- Scienze interdisciplinari e medico chirurgiche al fine di favorire la comprensione degli elementi fisio-patologici applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione a parametri diagnostici, e di conoscere e saper effettuare manovre di primo soccorso (BLS).
- Discipline dedicate all’Igiene ed alla Prevenzione per garantire l’adeguata valutazione dei fattori di rischio e dei pericoli della salute individuale e collettiva nonché delle strategie di prevenzione e dei sistemi di protezione individuali e collettivi da attuare a tutela della salute dei lavoratori e degli utenti;
- Discipline informatiche e linguistiche tese a migliorare la padronanza della lingua inglese per una più adeguate e versatile utilizzazione della letteratura scientifica, anche on-line;
- Scienze etiche, sociali, legali ed organizzative per favorire la maggiore consapevolezza di dover operare in accordo a canoni etici connessi alla sperimentazione e alla ricerca, la comprensione delle relazioni lavorative e l’interdipendenza del proprio lavoro con quello di altri operatori sanitari, la comprensione della complessità dell’organizzazione del Sistema Sanitario a livello nazionale e regionale nonché per enfatizzare l’importanza di operare in conformità alla normativa, alle direttive ed ai regolamenti vigenti;
- Scienze Tecniche Diagnostiche per la utilizzazione consapevole delle metodologie impiegate nell’analisi dei materiali biologici nei diversi settori della medicina di laboratorio a fini diagnostici e del significato clinico dei risultati ottenuti.
Strumenti didattici: lezioni frontali in aula, lezioni pratiche ed esercitazioni in laboratorio e/o in locali attrezzati, tirocinio.
Strumenti di valutazione: La valutazione di tali conoscenze e delle capacità di comprensione sarà effettuata mediante differenti modalità di verifica quali: esami orali, scritti, prove pratiche simulate, journal club, relazioni scritte, compilazione di modelli allestiti ad hoc.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico devono dimostrare di saper applicare le conoscenze acquisite e dimostrare capacità di comprensione dei seguenti processi:
- funzionamento dell'organismo umano nello specifico ambito lavorativo;
- gestione della fase pre-analitica, come elemento essenziale della qualità dell'intero processo analitico;
- applicazioni metodologiche e tecnico-diagnostiche per la gestione del processo analitico nell’ambito dei laboratorio di: Anatomia patologica, Biochimica Clinica, Patologia clinica, Microbiologia e virologia, Biologia molecolare, Medicina trasfusionale, Genetica medica, Farmacologia e Tossicologia;
- mantenimento di elevati standard di qualità e di sicurezza nei diversi contesti di laboratorio controllando e verificando il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedendo alla manutenzione ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti.
L’insieme di dette conoscenze sarà raggiunta attraverso la frequenza obbligatoria del Tirocinio professionalizzante e delle attività di laboratorio didattico, dove ogni studente ha a disposizione un tutor; la verifica dell’acquisizione delle abilità professionali viene effettuata in modo sistematico tramite un libretto che certifica la presenza dello Studente e una scheda di valutazione relativa a comportamenti e abilità generali, compilata dal tutor al termine di ogni esperienza di tirocinio.
L’insieme delle suddette attività è programmato, monitorato e verificato dal Coordinatore delle attività teorico/pratiche e di tirocinio, che, quando necessario, promuove incontri con i tutor e/o con gli studenti stessi, oltre a proporre attività di formazione, facilitando lo studente allo sviluppo dell’autoformazione, l’accesso alle fonti bibliografiche ecc.
Strumenti didattici: attività d’aula, lezioni pratiche in laboratorio e/o in locali attrezzati, tirocinio, lettura e interpretazione della letteratura internazionale.
Strumenti di valutazione: la valutazione delle suddette conoscenze e delle capacità di comprensione sarà effettuata mediante differenti modalità di verifica che includono esami teorico/pratici, relazioni scritte, prove pratiche.

Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico deve:
- dimostrare di essere responsabile degli atti di sua competenza, svolgendo con autonomia tecnico-professionale le prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza;
- esercitare il proprio pensiero critico per erogare prestazioni tecnico diagnostiche efficaci;
- essere responsabile, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del proprio operato, nell'ambito delle specifiche funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili, e verificare la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura;
- dimostrare capacità di tenere in considerazione anche gli altri operatori nell'esercizio delle proprie azioni;
- partecipare alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui opera.
- applicare i principi etici nel proprio comportamento professionale.
Strumenti didattici: lezioni frontali, laboratori didattici, lezioni pratiche in laboratorio e/o in locali attrezzati, tirocinio, lettura e interpretazione della letteratura internazionale.
Modalità di verifica: relazioni scritte e orali su aspetti tecnico/professionali, discussione di casi pratici di rilevanza clinica.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico deve saper:
- dimostrare capacità di comunicazione e di ascolto nei confronti dell’utenza e dei diversi professionisti sanitari con i quali convive in ambiente lavorativo o viene occasionalmente in contatto, utilizzando forme comunicative sia scritte che verbali. In particolare, egli deve dimostrare di saper compilare la modulistica dedicata, comunicando in forma verbale e scritta in modo chiaro, conciso e professionale, tecnicamente e grammaticalmente accurato, al fine anche di veicolare idee, porre problemi e trovare le relative soluzioni.
- stabilire relazioni efficaci e collaborative con gli altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali;
- dimostrare la capacità di utilizzare le tecnologie informative e informatiche nella propria realtà lavorativa.
Strumenti didattici: lezioni frontali in d’aula, tirocinio, lettura e interpretazione della letteratura internazionale.
Modalità di verifica: relazioni orali sugli aspetti comunicativi; incontri periodici con i tutor e con il coordinatore; presentazione orale e scritta di progetti.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico deve sviluppare durante il corso dei suoi studi le seguenti capacità di:
- autovalutazione delle proprie competenze, sapendo individuare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento nonché pianificare, organizzare e sviluppare le proprie azioni;
- condivisione della conoscenza all'interno delle equipe di lavoro;
- studio indipendente;
- ricerca di informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, ricorrendo sia a fonti primarie (studi di ricerca) che secondarie (linee guida, revisioni sistematiche).
Tali capacità saranno raggiunte nel loro complesso ed in modo compiuto attraverso la frequenza obbligatoria del Tirocinio professionalizzante e delle attività di laboratorio didattico, sotto la guida di un tutor.
Strumenti didattici: lezioni frontali in aula, seminari, tirocinio.
Modalità di verifica: la valutazione delle capacità di apprendimento, sarà attuata mediante esami teorico-pratici, discussione su particolari aspetti tecnico/professionali correlati a casi clinici; relazioni scritte e orali su detti aspetti tecnico/professionali; ricerche e produzione di materiali didattici.

Conoscenze richieste per l'accesso
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere al corso dovrebbero comprendere buona capacità al contatto umano e al lavoro di gruppo nonché ad analizzare e risolvere i problemi.
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico è richiesto il possesso di un'adeguata preparazione nei campi della biologia e della chimica. Agli studenti ammessi al Corso con un livello inferiore alla votazione minima prefissata saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi nelle discipline di biologia e della chimica con le modalità specificate nel Regolamento di Corso.

Caratteristiche della prova finale
La prova finale si compone di:
a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
b) redazione di un elaborato e sua dissertazione.
La prova è organizzata, con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in due sessioni definite a livello nazionale.
E’ prevista la possibilità per lo studente di redigere l’elaborato in lingua inglese.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico possono svolgere la loro attività in strutture di laboratorio pubbliche o private, autorizzate secondo la normativa vigente, sia in regime di dipendenza che libero professionale.
In particolare gli sbocchi occupazionali sono individuabili:
- nelle diverse aree specialistiche dei laboratori ospedalieri ed extraospedalieri appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e nelle analoghe strutture private e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS);
- nei laboratori di controllo di qualità in campo biomedico e dell'industria farmaceutica;
- nei laboratori di analisi e controllo delle Agenzie Regionali della Prevenzione e Protezione dell'ambiente;
- nelle industrie di produzione e agenzie di commercializzazione operanti nel settore della diagnostica di laboratorio;
- nei laboratori di ricerca universitaria ed extrauniversitaria del settore biomedico ed in campo zooprofilattico e delle biotecnologie.
Il corso prepara alle professioni di
Professione
Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - (3.2.1.3.2)

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12 - Nota 1063 del 29/04/2011
(Crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonch� altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso)


Sede del corso: CHIETI ( )
Organizzazione della didattica semestrale
Modalità di svolgimento degli insegnamenti Convenzionale
Data di inizio dell'attività didattica 01/10/2012
Utenza sostenibile35
 
Convenzioni con Enti Nota 25 del 23/01/2007
Ente:AS CHIETI
Data Convenzione:23/10/2003
Durata Convenzione:12
Eventuali Note:convenzione tacitamente rinnovata annualmente


Docenti di riferimento
CHIETI
  • prof. ANGELUCCI Stefania (BIO/12)
  • prof. CICCARELLI Renata (BIO/14)
  • prof. ROSINI Sandra (MED/46)


Tutor disponibili per gli studenti
  • prof. ALLOCATI Nerino
  • prof. DI BONAVENTURA Giovanni
  • prof. ROSINI Sandra
  • ESPOSITO Antonio
  • FLORINDI Rocco
  • ROBUFFO Iole


Previsione e programmazione della domanda
Programmazione nazionale delle iscrizioni al primo anno (art.1 Legge 264/1999)Si - Posti: 35
Programmazione locale (art.2 Legge 264/1999)No




Attività di base

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze propedeutiche INF/01 Informatica
ING-INF/07 Misure elettriche e elettroniche
MED/01 Statistica medica
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
6

1
9
8
Scienze biomediche BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
7
8
5
5
8
4
7
14
1
4
26
Primo soccorso BIO/14 Farmacologia
13
3
Totale Attività di Base: 37




Attività caratterizzanti

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Scienze e tecniche di laboratorio biomedico BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
5
7
14
1
4
6
8
33
Scienze medico-chirurgiche BIO/14 Farmacologia
MED/05 Patologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
MED/17 Malattie infettive
13
1
6
3
7
Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
6
4
4
5
Scienze interdisciplinari cliniche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/12 Gastroenterologia
MED/13 Endocrinologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/24 Urologia
2
2
6

3
5
Scienze umane e psicopedagogiche M-PSI/01 Psicologia generale
MED/02 Storia della medicina
3

2
Scienze interdisciplinari ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica


2
Scienze del management sanitario IUS/07 Diritto del lavoro
SECS-P/07 Economia aziendale
4
25
4
Tirocinio differenziato per specifico profilo MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
8
60
Totale Attività Caratterizzanti118




Attività affini

ambito disciplinaresettoreDocentiCFU
Attività formative affini o integrative VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali

1
Totale Attività Affini1



Altre attività

CFU
A scelta dello studente6
Per la prova finale5
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera4
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.6
Laboratori professionali dello specifico SSD3
Totale Altre Attività24



TOTALE CREDITI180