MATERIALS ENGINEERING AND NANOTECHNOLOGY - INGEGNERIA DEI MATERIALI E NANOTECNOLOGIE
(ID SUA=1548561)
assegnato: DIPINGINNO
LM-53 - Scienza e ingegneria dei materiali
Domanda di formazione
I quadri di questa Sezione descrivono gli obiettivi di formazione che il Corso di Studio si propone di realizzare attraverso la progettazione e la messa in opera del Corso, definendo la Domanda di formazione e i Risultati di apprendimento attesi.
Questa sezione risponde alla seguente domanda 'A cosa mira il CdS? '.
Si tratta di una sezione pubblica accessibile senza limitazioni sul portale web dell'Ateneo ed è concepita per essere letta da potenziali studenti e loro famiglie, potenziali datori di lavoro, eventuali esperti durante il periodo in cui sia stato loro affidato un mandato di valutazione o accreditamento del CdS.
Ai fini della progettazione del Corso di Studio si tiene conto sia della domanda di competenze del mercato del lavoro e del settore delle professioni sia della richiesta di formazione da parte di studenti e famiglie: queste vengono definite attraverso le funzioni o i ruoli professionali che il Corso di Studio prende a riferimento in un contesto di prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale.
Un'accurata ricognizione e una corretta definizione hanno lo scopo di facilitare l'incontro tra la domanda di competenze e la richiesta di formazione per l'accesso a tali competenze. Hanno inoltre lo scopo di facilitare l'allineamento tra la domanda di formazione e i risultati di apprendimento che il Corso di Studio persegue.
Si tratta di una sezione pubblica accessibile senza limitazioni sul portale web dell'Ateneo ed è concepita per essere letta da potenziali studenti e loro famiglie, potenziali datori di lavoro, eventuali esperti durante il periodo in cui sia stato loro affidato un mandato di valutazione o accreditamento del CdS.
Ai fini della progettazione del Corso di Studio si tiene conto sia della domanda di competenze del mercato del lavoro e del settore delle professioni sia della richiesta di formazione da parte di studenti e famiglie: queste vengono definite attraverso le funzioni o i ruoli professionali che il Corso di Studio prende a riferimento in un contesto di prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale.
Un'accurata ricognizione e una corretta definizione hanno lo scopo di facilitare l'incontro tra la domanda di competenze e la richiesta di formazione per l'accesso a tali competenze. Hanno inoltre lo scopo di facilitare l'allineamento tra la domanda di formazione e i risultati di apprendimento che il Corso di Studio persegue.
L'incontro con le organizzazioni territoriali rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni è stato orientato a verificare se gli obiettivi formativi individuati dagli Organi preposti alla riprogettazione dei percorsi di studio universitari, in sinergia con i citati attori territoriali, hanno saputo rispondere alla domanda, rappresentata dal mercato del lavoro, di figure professionali sempre più specializzate e orientate a contesti pubblico-privati altamente competitivi e di respiro internazionale.
Avendo preso in esame la figura del âlaureto Ingegnereâ, sono emerse criticità in ambito formativo riscontrabili nella carenza di capacità di sintesi e di risoluzione dei problemi nella realtà pratica. E' stato evidenziato che la riforma universitaria avviata con il D.M. 509/99 ha penalizzato la figura professionale dell'ingegnere rispetto alla pregressa formazione di tipo âquinquennaleâ che era prevista nei vecchi ordinamenti didattici. L'adeguamento alla normativa e la conseguente frammentazione del percorso formativo in Laurea di I e II livello, non ha portato al raggiungimento dei medesimi risultati in termini di acquisizione di competenze professionali. Una ulteriore penalizzazione è subentrata a seguito dei costanti tagli finanziari al sistema universitario che non ha consentito, tra le altre cose, interventi sul turnover della docenza accademica poiché, a fronte dei pensionamenti, non vi sono state adeguate immissioni in ruolo.
Al termine della discussione tutti i partecipanti concordano e condividono la riprogettazione dei corsi di studio in esame poiché tendono ad una maggiore professionalizzazione dei percorsi formativi attraverso un aumento di crediti formativi universitari nei settori scientifico-disciplinari tipici dell'ingegneria. Tali modifiche sono ritenute del tutto coerenti con le istanze del mercato del lavoro perché volte ad un significativo miglioramento delle criticità esposte e ad una elevata professionalizzazione del laureato in Ingegneria.
Infine, si conviene di continuare a mantenere costanti i rapporti con le organizzazioni territoriali rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni poiché si ritiene necessario monitorare il raggiungimento degli obiettivi individuati.
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10/02/2015
Sono stati illustrati tutti i percorsi formativi relativi ai corsi di laurea triennali e magistrali del CCL in Ingegneria Industriale. E' stato illustrato in dettaglio il corso di laurea Magistrale in Management Engineering: la discussione si è focalizzata sui contenuti relativi ai due indirizzi attivi da due anni; i contenuti sono risultati molto interessanti per i rappresentanti degli enti. Si è anche discusso delle forme di interazioni ( visite di studio, seminari) già attivati e da attivare nel prossimo anno accademico. La discussione si è quindi spostata sulla laurea magistrale in Ingegneria meccanica: particolare apprezzamento è stato rivolto alla pluralità di indirizzi attivi sul corso. Per quanto riguarda la laurea Magistrale in Materials Engineering and Nanotechnology, il vicepresidente ha illustrato le problematiche del corso evidenziando che è in fase di attivazione una ridefinizione dei contenuti. Il rappresentante di Confindustria Lecce ha dichiarato la disponibilità della propria organizzazione a supportare tale processo. Successivamente, la discussione si è soffermata sulla istituzione in via sperimentale del corso di laurea professionalizzante in Ingegneria delle Tecnologie Industriali in attivazione nell'anno accademico 2018-2019. Tutti i presenti hanno espresso un'opinione altamente positiva in relazione ai contenuti della nuova laurea triennale esprimendo il loro supporto come associazioni anche nell'organizzazione di stage e tirocini. In merito a tale argomento, il Presidente di Confindustria Lecce ha suggerito di valutare la possibilità di anticipare una parte del tirocinio â attualmente al terzo anno di corso- al secondo anno, così da integrare le competenze fornite in aula con attività svolte in azienda quanto prima nel corso di studi. Il rappresentante del CNA di Brindisi ha suggerito di introdurre nel percorso professionalizzante anche competenze legate all'auto-imprenditorialità : si è deciso di valutare tale inserimento nell'ambito dei CFU di stage e tirocinio organizzando seminari specialistici su questo tema. Successivamente, si è passati alla discussione delle modifiche apportate al corso triennale in Ingegneria Industriale: tutti i presenti hanno espresso vivo apprezzamento per l'introduzione degli indirizzi che permetteranno agli studenti di iniziare ad acquisire competenze specialistiche in linea con i corsi di laurea magistrali attivati nel CCL di ingegneria industriale. Infine, si è deciso di attivare un Comitato di Indirizzo per il CCL in Ingegneria Industriale che veda partecipare le associazioni di categoria della provincia di Lecce e Brindisi,, responsabili aziendali, rappresentanti degli studenti e dei docenti del CCL. Nei prossimi giorni, si procederà ad attivare i contatti per l'istituzione del Comitato.
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16/04/2018
Ingegnere tecnologo esperto di processi di trasformazione con materiali tradizionali ed innovativi | |
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funzione in un contesto di lavoro: Ingegnere di processo Ingegenre esperto dello sviluppo di nuovi prodotti e processi per l'industria di trasformazione di materiali metallici, polimerici, compositi e ceramici Ingegenre esperto dello sviluppo di nuovi prodotti e processi per l'industria biomedicale Ingegenre esperto dello sviluppo di nuovi prodotti e processi nell'area delle nanotecnologie per applicazioni elettroniche, optolettroniche, biomedicali ed industriali in genere | |
competenze associate alla funzione: Ingegnere industriale tipicamente assunto nell'industria manifatturiera areonautica, siderurgica, meccanica, tessile etc. con mansioni nell'area delle tecnologie, della qualità , dello sviluppo nuovi prodotti e processi. Ricercatore nell'area delle nuove tecnologie dei materiali, dei materiali innovativi, delle nanotecnologie. Libero professionista | |
sbocchi occupazionali: Il corso di Laurea in Ingegneria dei Materiali presso l'Università di Lecce ha una tradizione unica in Italia. Esso infatti fin dalla sua nascita è stato caratterizzato dal maggiore numero di iscritti (circa 120 per anno) rispetto ad analoghi corsi in altre Università . L'esperienza occupazionale di più di 220 laureati in Ingegneria dei Materiali è sicuramente positiva. Infatti gran parte di essi ha trovato occupazione entro 6-12 mesi dalla laurea. La facoltà di Ingegneria da anni ha traccia della storia occupazionale di gran parte dei laureati in Ingegneria dei materiali. Gran parte di essi ha trovato lavoro presso aziende dell'area Ionico-Salentina. La natura fortemente interdisciplinare di questo tipo di laurea ha permesso, e permetterà a chi ha la laurea specialistica in Ingegneria dei materiali, di trovare occupazione in aziende operanti in diversi settori: Aeronautico, trasformazione dei materiali metallici, polimerici e compositi, tessile, chimico e farmaceutico. Accanto a ciò va ricordata la possibilità di operare in centri di ricerca e società di consulenza tecnologica, fino ad oggi sfruttata da una minore ma significativa percentuale di laureati. Infine va segnalato lo sbocco nella libera professione. La laurea specialistica in ingegneria dei materiali raccoglie l'eredità culturale di questa positiva esperienza. Si ritiene che l'ingegnere dei materiali, rispetto alle più tradizionali specializzazione dell'ingegneria industriale, abbia una elevata capacità di adattarsi alle diverse problematiche sia della progettazione con materiali tradizionali ed innovativi che delle tecnologie di trasformazione che interessano i più svariati settori dell'industria locale. |
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L'accesso al C.d.L.M. in Materials Engineering and Nanotechnology è consentito ai laureati nelle classi L-9 (ingegneria industriale), L-27 (scienze e tecnologie chimiche) ed L-30 (scienze e tecnologie fisiche).
Un'apposita Commissione verificherà l'adeguatezza della personale preparazione prevedendo specifiche prove di ammissione.
Tali prove prevederanno anche una verifica delle conoscenze della lingua inglese; tale verifica può essere sostituita da una certificazione di conoscenza della lingua inglese pari al livello B2, o superiore, del CEF (Common European Network) o altro titolo equivalente.
22/03/2016
Si accede al Corso di Laurea Magistrale tramite prova obbligatoria di valutazione della preparazione individuale, consistente in un colloquio, che rappresenta il requisito indispensabile ai fini della successiva iscrizione.
Il mancato superamento della prova di verifica dell'adeguatezza della preparazione individuale non permette l'iscrizione. In esito allo svolgimento della prova, potranno iscriversi gli studenti che avranno conseguito l'idoneità .
Le prove di verifica, programmate secondo il Bando annuale di ammissione, dovranno in ogni caso essere precedute, per ciascun singolo candidato, dalla verifica di sussistenza dei requisiti curriculari previsti.
Nel Bando annuale di iscrizione al Corso di Studio saranno esplicitate le modalità previste per l'eventuale esonero dalla prova (colloquio) prevista per l'accesso.
28/05/2018
Risultati di apprendimento attesi
I risultati di apprendimento attesi sono quanto uno studente dovrà conoscere, saper utilizzare ed essere in grado di dimostrare alla fine di ogni segmento del percorso formativo seguito.
I risultati di apprendimento sono stabiliti dal Corso di Studio in coerenza con le competenze richieste dalla domanda di formazione e sono articolati in una progressione che consenta all'allievo di conseguire con successo i requisiti posti dalla domanda di formazione esterna.
Il piano degli studi è composto di moduli di insegnamento organizzati in modo da conseguire obiettivi di costruzione delle conoscenze e delle abilità . Ciascun modulo presuppone un certo numero di conoscenze già acquisite o di qualificazioni ottenute in precedenza.
Per ogni area di apprendimento, che raggruppa moduli di insegnamento in accordo agli obiettivi comuni che li caratterizzano, vengono descritte le conoscenze e le abilità che in generale quell'area si propone come obiettivo. è possibile poi aprire tutte le schede dove ciascun modulo di insegnamento espone in dettaglio i suoi propri risultati di apprendimento particolari che concorrono all'obiettivo di area.
Vengono infine descritte le caratteristiche del lavoro da sviluppare per la tesi di laurea, ossia il progetto finale che lo studente deve affrontare al fine di completare la sua formazione dimostrando di aver raggiunto il livello richiesto di autonomia.
I risultati di apprendimento sono stabiliti dal Corso di Studio in coerenza con le competenze richieste dalla domanda di formazione e sono articolati in una progressione che consenta all'allievo di conseguire con successo i requisiti posti dalla domanda di formazione esterna.
Il piano degli studi è composto di moduli di insegnamento organizzati in modo da conseguire obiettivi di costruzione delle conoscenze e delle abilità . Ciascun modulo presuppone un certo numero di conoscenze già acquisite o di qualificazioni ottenute in precedenza.
Per ogni area di apprendimento, che raggruppa moduli di insegnamento in accordo agli obiettivi comuni che li caratterizzano, vengono descritte le conoscenze e le abilità che in generale quell'area si propone come obiettivo. è possibile poi aprire tutte le schede dove ciascun modulo di insegnamento espone in dettaglio i suoi propri risultati di apprendimento particolari che concorrono all'obiettivo di area.
Vengono infine descritte le caratteristiche del lavoro da sviluppare per la tesi di laurea, ossia il progetto finale che lo studente deve affrontare al fine di completare la sua formazione dimostrando di aver raggiunto il livello richiesto di autonomia.
La proposta di ordinamento interessa la trasformazione del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria dei Materiali, già attiva presso la stessa Facoltà proponente, in Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali a sua volta nato in una logica di continuità didattica rispetto al corso di Laurea quinquennale in Ingegneria dei Materiali, presente fin dall'istituzione della Facoltà di Ingegneria dell'Università del Salento (già Università di Lecce). Il corso di Ingegneria dei Materiali ha formato fino ad ora diverse centinaia di studenti consentendogli di superare l'esame di stato per l'iscrizione nella classe industriale dell'ordine degli ingegneri e di trovare successivamente impiego in settori industriali manifatturieri caratterizzati dalla presenza di processi di trasformazione di materiali.
La formazione prevista è rivolta a sviluppare soprattutto le conoscenze degli ambiti dell'ingegneria prevedendo anche competenze nelle discipline scientifiche tipicamente poco presenti in altri corsi magistrali dell'ingegneria. Ciò consente tra l'altro di presentare ai formandi anche le conoscenze relative all'area delle nanotecnologie. Il corso di Laurea Magistrale in Materials Engineering and nanotecnology ha come obiettivo formativo specifico la formazione specialistica nel campo delle tecnologie dei materiali di interesse più direttamente industriale (polimeri, metalli, ceramici, compositi e biomateriali), così come nell'area delle tecnologie dei materiali per l'elettronica, sia di natura inorganica che organica. A tal fine, il corso di Laurea potrà essere eventualmente articolato in curricula. Il progetto formativo, che richiede in accesso solide basi in una qualunque area dell'ingegneria industriale, fornisce ulteriori elementi di formazione sulle fenomenologie che sono alla base del comportamento dei materiali e dei loro processi di trasformazione (chimica, fisica, fenomeni di trasporto, chimica fisica). Accanto a queste discipline sono previsti approfondimenti di natura tecnologica orientati a mettere lo studente in condizione di misurare le proprietà dei materiali, di progettarne di nuovi, di ideare e mettere a punto i relativi processi di trasformazione, in special modo quelli che coinvolgono trasformazioni di natura fisica e/o chimica. Un particolare accento è posto nell'intero corso ad evidenziare le complesse relazioni struttura-proprietà -processo dei materiali. Infatti, solo una approfondita conoscenza di queste relazioni per ogni classe di materiali permette di comprendere e risolvere problemi di elevata complessità nell'ambito dell'ingegneria dei materiali. Infine, un aspetto formativo di grande rilevanza è dato dalla interdisciplinarietà di questo corso. Non a caso le materie caratterizzanti sono tipiche di aree della chimica, della fisica, dell'ingegneria industriale, della meccanica dei materiali. Proprio questa caratteristica consente agli studenti una continua "cross fertilization" tra diversi ambiti disciplinari, pur sempre in una laurea in ingegneria, spingendo i formandi ad abbracciare i problemi in maniera completa, ad analizzarli sotto diversi punti di vista ed a considerarne la soluzione secondo diversi approcci.
15/04/2015
Conoscenza e capacità di comprensione |
Il corso di Laurea Magistrale in Materials Engineering and Nanotecnology ha come obiettivo formativo specifico la formazione specialistica nel campo delle tecnologie dei materiali. In particolare, il percorso formativo si sofferma sui materiali di maggior interesse in ambito industriale (polimeri, metalli, ceramici, compositi e biomateriali), così come nell'area delle tecnologie dei materiali per l'elettronica, sia di natura inorganica che organica. In definitiva, allo studente vengono forniti gli strumenti di comprensione teorica e sperimentale del comportamento dei materiali e dei loro processi di trasformazione (chimica, fisica, fenomeni di trasporto, chimica fisica). Il laureato acquisirà competenze teoriche che saranno correlate agli aspetti pratici del processing, delle proprietà e della modellazione matematica applicata a materiali e nanomateriali. Le competenze di cui sopra saranno conseguite mediante la frequenza alle lezioni e l'attività di studio autonomo ad esse collegata; la verifica del conseguimento sarà effettuata mediante lo svolgimento di esercitazioni o progetti su argomenti specifici, oltre che attraverso gli esami di profitto. Il livello di approfondimento comporta l'utilizzo di libri di testo ed articoli scientifici in lingua inglese, dedicati al settore. La verifica della capacità di comprensione si realizza contestualmente e quella delle conoscenze, attraverso gli esami di profitto orali e/o scritti, eventualmente preceduti dallo svolgimento di elaborati tecnici o âproject work. |
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione |
I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and Nanotechnology saranno capaci di applicare le loro conoscenze ed avranno capacità di comprensione ed abilità nel risolvere problemi inerenti tematiche nuove tipicamente fortemente interdisciplinari tra i settori dell'ingegneria, delle nanotecnologie, della chimica e della fisica. In particolare la conoscenza delle relazioni tra proprietà -struttura-processo rappresenta un elemento chiave in tutti gli ambiti industriali manifatturieri, sia ad alto valore aggiunto (ad es. aeronautico o biomedicale) sia a basso valore aggiunto (ad es. tessile). L'acquisizione delle su menzionate capacità di applicare conoscenza verrà garantita mediante lo svolgimento delle attività applicative sviluppate all'interno dei singoli corsi. Trattasi di attività coerenti con strategie di apprendimento âproject basedâ, che comprendono lo svolgimento di esercitazioni in aula, esercitazioni in laboratorio, attività progettuali di laboratorio. La verifica di tali capacità verrà svolta in itinere o in sede d'esame, tramite lo svolgimento di elaborati tecnici, âproject workâ, prove scritte e/o presentazioni orali. |
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Area di apprendimento tecnologica | ||
Conoscenza e comprensione | ||
I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and nanotecnology dovranno possedere conoscenze e capacità di comprensione nelle discipline applicative, in misura significativamente maggiore rispetto a quelle del primo ciclo, tipicamente una laurea nell'area dell'ingegneria industriale, ma anche area dellâarea fisica, chimica o di scienza dei materiali. In questa area si approfondiscono le relazioni tra proprietà -processo e struttura delle diverse classi di materiali: materiali polimerici, metallici, ceramici, biomateriali, semicondotturi etc. Inoltre tutti gli insegnamenti forniscono conoscenze relative alla fabbricazione, alla sintesi, alle proprietà ed alle applicazioni di nanomateriali. Le nanotecnologie infatti si configurano come un'area fortemente interdisciplinare con peculiarità specifiche per ogni classe di materiali ed applicazione. Le discipline specifiche del corso consentono di elaborare e/o applicare idee originali quasi sempre in un contesto di ricerca. Le attività di tirocinio e tesi infatti sono state sempre destinate nella nostra facoltà a sviluppare argomenti con forte valenza innovativa e di ricerca. Frequenti sono le pubblicazione scientifiche sviluppate fino ad oggi a partire dai lavori di tesi in ingegneria dei materiali. |
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione | I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and nanotecnology saranno capaci di applicare le loro conoscenze ed avranno capacità di comprensione ed abilità nel risolvere problemi inerenti tematiche nuove tipicamente fortemente interdisciplinari tra i settori dell'ingegneria, delle nanotecnologie, della chimica e della fisica. In particolare la conoscenza delle relazioni tra proprietà -struttura-processo rappresenta un elemento chiave in tutti gli ambiti industriali manifatturieri, sia ad alto valore aggiunto (ad es. aeronautico o biomedicale) sia a basso valore aggiunto (ad es. tessile). Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: |
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area conoscenze di base | ||
Conoscenza e comprensione | ||
I laureati dovranno possedere conoscenze e capacità di comprensione delle discipline di fisica chimica ed ingegneria necessarie a comprendere le materie caratterizzanti. In particolare, il laureato in Materials Engineering and nanotechnology avrà acquisito competenze approfondite di: - Fisica della materia - Chimica dei materiali - Fenomeni di trasporto Le competenze di cui sopra saranno conseguite mediante la frequenza alle lezioni e l'attività di studio autonomo ad esse collegata; la verifica del conseguimento sarà effettuata mediante lo svolgimento di esercitazioni o progetti su argomenti specifici, oltre che attraverso gli esami di profitto. Il livello di approfondimento comporta anche l'utilizzo di libri di testo ed articoli scientifici in lingua inglese, dedicati al settore. Al conseguimento di dette abilità concorreranno anche gli interventi di esperti su tematiche specifiche dei settori caratterizzanti e le testimonianze di professionisti qualificati. Infine, tali abilità saranno sviluppate nella fase dedicata alla prova finale, in cui, di norma, saranno trattati argomenti di ricerca. |
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione | Le conoscenze sviluppate in questa area di apprendimento forniscono gli strumenti necssari alla comprensione degli argomenti sviluppati nelle altre aree. Gli insegnamenti previsti per questa area sono collocati nel primo anno. Essi consentono anche di uniformare le conoscenze di studenti provenienti eventualmente da corsi triennali diversi, o stranieri. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: |
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area di apprendimento nanotecnologie | ||
Conoscenza e comprensione | ||
I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and Nanotecnology dovranno possedere conoscenze e capacità di comprensione nelle discipline applicative, in misura significativamente maggiore rispetto a quelle del primo ciclo, tipicamente una laurea nell'area dell'ingegneria industriale, ma anche area dellâarea fisica, chimica o di scienza dei materiali. In questa area si approfondiscono le relazioni tra proprietà -processo e struttura di materiali nanostrutturati con particolare riferimento alle loro applicazioni elettroniche ed ai nanocompositi. Tutti gli insegnamenti di questa area sono fortemente orientati forniscono a sviluppare conoscenze relative alla fabbricazione, alla sintesi, alle proprietà ed alle applicazioni di nanomateriali. Le nanotecnologie infatti si configurano come un'area fortemente interdisciplinare con peculiarità specifiche per ogni classe di materiali ed applicazione. Le discipline specifiche del corso consentono di elaborare e/o applicare idee originali quasi sempre in un contesto di ricerca. Le attività di tirocinio e tesi infatti sono state sempre destinate nella nostra facoltà a sviluppare argomenti con forte valenza innovativa e di ricerca. Frequenti sono le pubblicazione scientifiche sviluppate fino ad oggi a partire dai lavori di tesi in ingegneria dei materiali. |
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione | I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and Nanotecnology saranno capaci di applicare le loro conoscenze ed avranno capacità di comprensione ed abilità nel risolvere problemi inerenti tematiche nuove tipicamente fortemente interdisciplinari tra i settori dell'ingegneria, delle nanotecnologie, della chimica e della fisica. In particolare la conoscenza delle relazioni tra proprietà -struttura-processo rappresenta un elemento chiave in tutti gli ambiti industriali, sia ad alto valore aggiunto (ad es. elettronico) sia a basso valore aggiunto (ad es. manifatturiero). Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: |
Autonomia di giudizio |
I laureati della Laurea Magistrale in Materials Engineering and nanotecnology acquisiranno la capacità di spaziare tra ambiti disciplinari diversi avendo approfondito tematiche appartenenti a diversi settori disciplinari. Ciò deriva in misura diretta dalle materie caratterizzanti di questa classe che appartengono sia all'area chimica, sia alla fisica sia all'ingegneria industriale. I corsi saranno somministrati ponendo specifica attenzione a problematiche tecnologiche e progettuali reali, in cui sia evidente come il successo sia legato alla capacità di gestire la complessità , nonché alla capacità di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete. Infine, la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e dei giudizi è sempre presente sia nei corsi sia in relazione alla esperienza di tirocinio, preferibilmente svolta all'esterno della struttura universitaria. |
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Abilità comunicative |
Le capacità di comunicazione vengono sviluppate durante l'intero corso attraverso una partecipazione interattiva degli studenti alle diverse discipline. In molti corsi viene infatti richiesta la presentazione di brevi argomenti in presenza di docenti e colleghi. Inoltre, la prova finale viene presentata ad una commissione ristretta così come ad un pubblico non strettamente specialista. Questa prassi, consolidata nella facoltà di ingegneria e nel corso di ingegneria dei materiali, fornisce agli studenti la capacita di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni a interlocutori specialisti e non specialisti, grazie anche ad opportuni strumenti informatici. |
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Capacità di apprendimento |
L'acquisizione di un metodo di studio adeguato al superamento degli esami di un corso di ingegneria deve almeno in gran parte essere già bagaglio dello studente che accede ad un corso di laurea magistrale. Negli ultimi due anni viene sviluppata in particolar modo la forma mentis che è richiesta ad un ingegnere industriale con particolare riferimento alle capacità di problem solving e di analisi. Le varie materie mettono lo studente di fronte a problematiche reali ed ad esperienze di laboratorio con strumenti di misura ed impianti industriali in scala di laboratorio. Le capacità teoriche sono sempre coniugate con quelle pratiche. Vengono infine sviluppate quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare ed approfondire tematiche nuove in modo autonomo. |
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La prova finale consiste nella discussione di un elaborato che serva a comprovare il possesso delle competenze previste dagli obiettivi formativi assegnati al Corso di Studio.
L'elaborato proposto per la prova finale sintetizza un'esperienza significativa, connessa alle tematiche affrontate durante il corso di studi, che potrà riguardare:
- un' attività progettuale;
- un approfondimento teorico/sperimentale su un tema di ricerca di base o applicata;
- una attività di ricerca sperimentale, svolta in laboratori universitari o presso Enti esterni.
I risultati raggiunti dallo studente vengono valutati utilizzando diversi intervalli di punteggio in base alla presenza o meno di un controrelatore, come previsto dal regolamento didattico.
Il numero di CFU previsti per l'esame finale varia da 12 a 15.
06/04/2016
Le modalità di svolgimento della prova finale sono dettagliate nel Regolamento allegato.
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19/11/2015